Nove successi di fila Il sogno promozione dell’invincibile Caloni
Caloni, nove vittorie di fila Obiettivo promozione diretta «Non dobbiamo porci limiti»
Nove, ventisei e ottantatré. Sono questi i numeri che marchiano indelebilmente la metamorfosi della Caloni Agnelli. Nove sono le vittorie consecutive, ventisei (su 27 disponibili) i punti conquistati dal 16 gennaio a oggi, ottantatré i giorni di imbattibilità che verranno toccati il giorno della prima gara dopo la pausa pasquale, contro Parella, seconda in classifica a 4 punti di distanza. Una stagione che sembrava anonima a inizio 2016 (6 sconfitte nelle prime 11 giornate) è diventata più che promettente e la sensazione, prestazioni alla mano, è che il meglio debba ancora venire. Alla luce del +9 sul quinto posto, i playoff sono già in cassaforte ma Bergamo ha il dovere di tentare l’assalto alle prime due posizioni che garantiscono la promozione diretta in A2.
Maurizio Fabbri tiene i piedi per terra, sa che lungo il cammino delle ultime 6 giornate si annidano ancora troppe insidie per permettersi di usare toni troppo trionfalistici: «Siamo riusciti a trovare continuità di risultato e gioco, abbiamo capito che in testa possiamo starci anche noi — spiega l’allenatore della squadra rossoblù —. Siamo riusciti a ridurre gli errori gratuiti e questo ci ha permesso di costruire certezze più solide. L’altro aspetto fondamentale è l’equilibrio: ora siamo più lucidi in fase di ricostruzione e sbagliamo meno in battuta». L’amuleto della riscossa è Francescato: da quando è arrivato l’opposto classe 1982, Bergamo ha eliminato la parola sconfitta dal vocabolario.
Dopo Pasqua Il 2 aprile lo scontro diretto con Parella, che occupa il secondo posto in classifica
«Ivan è una persona molto propositiva — continua —, ha trasmesso tranquillità a tutto il gruppo, senza nulla togliere a Burbello che forse era un po’ meno continuo. L’importanza di un’addizione di questo spessore si è vista anche in allenamento perché adesso in palestra giochiamo partite in cui il sestetto delle riserve è sullo stesso livello di quello dei titolari». La stella polare della squadra è Alberto Bellini che sta viaggiando a percentuali altissime in attacco senza mai palesare cali di tensione: «Sta mostrando grande continuità e numeri incredibili. In pochi riescono a colpire la palla come lui. Ho scoperto anche che è un grande elemento sotto il profilo della personalità e della serietà. Ad averne di giocatori così». La scintilla della svolta è stata la vittoria per 3-0 sul campo della capolista Montecchio: «Quel giorno abbiamo capito che siamo da vertice: forse lo pensavamo, ma non l’avevamo ancora dimostrato. Nelle settimane successive mi è capitato spesso di riferirmi a quella gara per spronare i miei ragazzi nei momenti di difficoltà dicendo “Noi siamo quelli di Montecchio”. Se abbiamo espresso quel tipo di qualità di prestazione, vuol dire che non dobbiamo porci limiti». Dopo l’esperienza da vice, Fabbri ha spento da poco la prima candelina come allenatore di Bergamo: «È un’avventura stimolante e divertente. Spero di continuare a crescere ancora con questi ragazzi. Con Cristiani Zanchi, il mio predecessore, ho fatto la mia prima esperienza da secondo e c’era sintonia perché adottiamo una filosofia simile. Differenze? Abbiamo caratteri e personalità diverse, forse è cambiato qualcosa nel rapporto con i giocatori ma non certo nella metodologia di allenamento».