Festa del patrono all’insegna del coraggio
Nella festa del patrono l’elogio di una virtù religiosa e civica: la forza di fare del bene 26 AGOSTO
Dopo la misericordia e la gratitudine, Bergamo celebra quest’anno il patrono Sant’Alessandro attraverso una nuova virtù religiosa e civica: il coraggio. Una qualità silenziosa, di chi agisce in modo taciturno, non chiassoso, né dirompente, come narrerà Marco Baliani nella sua drammaturgia, scritta apposta per la rappresentazione in cattedrale, evento clou che si terrà la sera del 26 agosto. Attorno al coraggio ruoteranno tutte le iniziative, promosse dal Comune e dalla Diocesi per celebrare il patrono, da questo mese fino al 18 settembre.
«In una società sempre più frammentata, esposta alla paura e al sospetto, creiamo un’occasione di festa, che rappresenta il vivere insieme, attingiamo al santo affinché ogni giorno sia da guida per una bella convivenza, per dare una forma buona al quotidiano, che rappresenta il significato più profondo dell’essere uomini — afferma don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura —. Il coraggio non è la temerarietà, ma il fare del bene anche quando le difficoltà impongono la lotta».
Il tema è stato elaborato anche come capacità di scegliere, di non aver paura, per vedere e dare spazio alle azioni positive, nonostante i drammatici fatti d’attualità.
«Tratteremo la forza e la capacità nell’affrontare e superare le tragedie, personali e non, senza farsi vincere dal terrore», spiega Nadia Ghisalberti, assessore alla cultura. Pensiero condiviso da Marzia Marchesi, presidente del consiglio comunale: «Siamo tenuti a trovare il coraggio collettivo
Altruismo Mostre e spettacoli sul valore della solidarietà affiancheranno le celebrazioni religiose
per difenderci dai pericoli, evitando errori e pregiudizi, elaborando un progetto creativo per una società inclusiva», aggiunge. È già attiva la mostra «Dare coraggio», quattro installazioni artistiche nelle celle dell’ex carcere di Sant’Agata, visitabili il sabato e la domenica dalle 10 alle 22: una rifles- sione, promossa da Fondazione Bernareggi, attraverso le opere di Clara Luiselli, Giovanni Bonaldi, Paolo Facchinetti e Federica Mutti. Dal 26 al 28 agosto, attorno a Piazza Vecchia, saranno allestite 4 esposizioni a cura del Csv — Centro servizi bottega del volontariato —, che mostreranno i volti e le voci del coraggio.
L’ex Ateneo di Scienze, lettere e arti ospiterà «Capitali umani», testimonianza dedicata agli operatori bergamaschi. Nel cortile dei Canonici della cattedrale si potrà ammirare l’opera di Paolo Baraldi, «Dieci figure di luce»: ritratti di personaggi che spiccano per altruismo, incisi su lastre.
Nella sala viscontea (passaggio torre di Adalberto) sarà proiettato «Il coraggio delle piccole cose». Il 26 agosto nell’ex chiesa di San Michele all’Arco risuoneranno le storie declamate dai soci del Circolo dei narratori. La stessa giornata sarà il fulcro delle celebrazioni: alle 10.30 è prevista la messa solenne in duomo presieduta dal vescovo.
Alle 21 nello spazio raccolto davanti all’altare del duomo si potrà assistere allo spettacolo «Del coraggio silenzioso» realizzato da Marco Baliani che avrà poi vita propria con musiche originali di Mauro Montalbetti per una coproduzione Teatro Donizetti e Casa degli Alfieri. Il giorno della vigilia l’annuncio della festa sarà dato dalle 260 campane delle 29 parrocchie: suoneranno tutte contemporaneamente.
Sabato 27, alle 16, in Piazza Vecchia, si esibiranno gli sbandieratori di Volterra, alle 22.30 lo show dei fuochi d’artificio dagli spalti di San Giacomo. E ancora dal 21 al 26 agosto le riflessioni nelle chiese. Doppio appuntamento con DeSidera, Mad in Europe il 3 settembre a Sant’Agata e Maryam l’11 in Sant’Alessandro in Colonna.