I politici allo stadio dei contrasti: pitch-view e angoli da polisportiva
Senza barriere Da oggi vengono smontati i pali perché verrà tolta la rete davanti alla Curva Nord
Prima un giro del campo, poi una camminata nel tunnel che porta agli spogliatoi e agli angoli meno conosciuti dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Pochi giorni fa il consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica dell’impianto sportivo. Un passaggio del percorso che porterà, in autunno, alla pubblicazione del bando per la cessione del Comunale. Così ieri i consiglieri della terza commissione, quella che si occupa anche di urbanistica, hanno fatto un sopralluogo allo stadio per vedere com’è e, soprattutto, capire meglio come potrebbe diventare. «Un modo — dice l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini — per conoscere più da vicino quello di cui abbiamo discusso e di cui parleremo ancora in aula».
In mezzo al campo
Ad accogliere i consiglieri comunali arriva Roberto Spagnolo, direttore operativo dell’Atalanta. Spiega subito che ci sarà una piccola incombenza da sistemare in Comune: il tornello della tribuna d’onore, sul lato del Lazzaretto, va spostato più indietro. I tecnici di Palazzo Frizzoni dicono che serve un passaggio formale, ma si può fare. E la visita inizia. Con i consiglieri che vogliono provare l’effetto di avere quell’erba così verde sotto le scarpe. Guardano il settore pitch view, poi lo sguardo va alle curve. «Si prevede la loro demolizione — dice l’assessore Valesini —. Non so se verrà scritto già nel bando oppure si aspetterà la fase successiva del progetto. Di sicuro servirà per guadagnare spazio anche nella zona davanti allo stadio». Senza contare che le curve, così come sono oggi, non vanno bene: c’è troppo poco spazio tra una seduta e l’altra. L’assessore spiega ai consiglieri che è anche prevista la copertura su tutto l’impianto. Una specie di tetto a coprire il campo. «Si toglie la vista dell’edificato — dice —, senza però compromettere la visuale della partita». Anzi, per garantire alla Curva Nord una visuale migliore su quello che succede in campo, l’Atalanta ha deciso di togliere la rete che separava la Curva Nord dal campo. Nelle ultime partite è stata soltanto abbassata e la prova è andata bene: non c’è stato alcun problema con i tifosi. Così verrà tolta in modo definitivo. Resterà soltanto il vetro (ben più basso rispetto alla rete). Per questo, da oggi, inizieranno a essere smontati i pali che servivano per appendere la rete. Ne resterà solo uno, quello su cui è appesa la telecamera che servirà per togliere i dubbi del «gol-non gol».
Nel tunnel
Lasciato il campo, i consiglieri scendono nel tunnel che porta agli spogliatoi. Vicino a questo corridoio scorre una roggia, per questo nel tunnel c’è una pompa che viene accesa quando piove molto. Valesini porta i consiglieri comunali nella press room con vista bagno: «Sembra un ripostiglio, non una sala stampa — dice —. Un peccato se pensiamo che entrano qui gli occhi di tutto il mondo». Un modo per dire che il Comunale ha bisogno di un restyling. «Quei 2 mila metri di terziario sportivo che abbiamo previsto — dice Valesini — servono per trovare soluzioni più adeguate a uno stadio moderno». Poi il gruppo prosegue nella sala interviste, dove modernissimi display sono appesi ai vecchi muri. Qualcuno azzarda: «Certi angoli sembrano quelli della polisportiva in cui mi allenavo con i miei amici, non sono proprio da serie A». I consiglieri visitano anche l’angolo riservato a Sky, gli spogliatoi dell’Atalanta, quelli (più piccoli) per gli ospiti, l’infermeria, la sala antidoping e poi quella che Valesini definisce come «la parte più chic», ristrutturata l’anno scorso, dove c’è l’ufficio riservato al presidente dell’Atalanta Antonio Percassi e al suo staff. Poi il tour prosegue nella zona ristorante e finisce sotto la Curva Sud. «Qui c’è molto da sistemare», dicono i consiglieri, convinti che alcuni angoli dello stadio abbiamo davvero bisogno di essere rimessi a nuovo.