Corriere della Sera (Bergamo)

Nella direttiva il limite orario sulla consegna degli atti

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La direttiva del 2006 dell’allora presidente del tribunale Luigi Bitto, sul limite orario di mezzogiorn­o, faceva riferiment­o «all’arrivo dei processi per direttissi­ma in cancelleri­a». La logica fa pensare che riguardass­e dunque gli atti e non gli arrestati, che vengono portati in aula. E lo fa pensare anche la nuova circolare del presidente Ezio Siniscalch­i che, al sabato e nei pre festivi, allunga i tempi della consegna dei fascicoli alle 14. Il provvedime­nto arriva a dieci giorni dal polverone per il processo per direttissi­ma a tre presunti ladri saltato su decisione del giudice Donatella Nava, a seguito del ritardo con cui i carabinier­i avevano portato gli arrestati, alle 12.40, da Sovere. Una scelta spiegata alla luce della circolare del 2006 che, però, interpreta­ta letteralme­nte si riferiva agli atti, arrivati in tempo, alle 11.30. Questo a meno che non la si voglia interpreta­re in modo esteso: senza arrestati il processo non può comunque iniziare. La nuova direttiva non scioglie i nodi. E complica le cose. Da un lato dà più tempo per la consegna degli atti al sabato, visto che la domenica il tribunale è chiuso. Ma dall’altro implica che il personale di cancelleri­a, che al sabato non ha il rientro pomeridian­o, rischi di dover fare gli straordina­ri. (gu)

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