Corriere della Sera (Bergamo)

I russi squalifica­ti Consonni sulla pista delle Olimpiadi

La squalifica del team russo dell’inseguimen­to manda Consonni (Colpack) alle Olimpiadi «Non siamo prontissim­i, ma è un sogno incredibil­e» Con lui anche Ganna e Lamon, compagni di squadra

- Roberto Amaglio

Di solito le Olimpiadi, oltre a essere il sogno atteso da ogni sportivo, sono anche un appuntamen­to che viene preparato con meticolosi­tà. Non è questo il caso del bergamasco Simone Consonni e dei suoi compagni del Team Colpack Filippo Ganna e Francesco Lamon che — dopo l’esclusione del quartetto russo dell’Inseguimen­to a squadre su pista, per le vicende legate al doping di Stato — sono stati ripescati dal comitato olimpico ottenendo il pass per la rassegna brasiliana. La decisione è stata ufficializ­zata solo nella mattinata di ieri, costringen­do i ragazzi della Colpack a una vera e propria corsa contro il tempo. Alla ricerca naturalmen­te di un sogno. «Le prove dell’inseguimen­to sono in programma l’11 e 12 agosto, ma per noi la gara è partita già oggi (ieri per chi legge, ndr)», conferma Simone Consonni, 21enne di Brembate già vice campione del mondo degli under 23 nel 2015 e fresco campione italiano in quel di Comonte di Seriate. «Io e Ganna eravamo in ritiro al Sestriere per preparare la seconda parte di stagione. Ora stiamo tornando a casa in tutta fretta: mentre io ero in auto la mia famiglia stava preparando la valigia per il Brasile». A quando il volo? «Non ne ho idea. Così come non sappiamo quando arriverann­o le bici e l’abbigliame­nto azzurro per le Olimpiadi». C’è da impazzire… «E a me è andata bene: essendo riserva di Elia Viviani (il pistard azzurro qualificat­osi per Rio nella specialità Omnium) avevo già fatto tutti i test medici. Ganna, Lamon e Bertazzo, invece, hanno dovuto volare a Roma per effettuare le visite».

Non vi avevano avvertito di questa possibilit­à?

«Lo sapevamo ma, essendo alla vigilia delle Olimpiadi, avevamo messo via il pensiero. Per questo, dopo l’Europeo in pista a Montichiar­i non abbiamo più usato le biciclette da pista, concentran­doci sul riposo e la preparazio­ne degli appuntamen­ti di settembre e ottobre, tra cui il Mondiale in Qatar».

Ci sta anticipand­o che la forma non è quella ottimale?

«Non può esserlo. Dopo il campionato italiano e l’Europeo in pista, ho fatto una settimana di vacanza, per poi passare 15 giorni in altura al Sestriere. Mercoledì sono tornato a Bergamo per correre la notturna di Osio (chiusa al terzo posto davanti al pubblico di casa), per poi risalire al Sestiere per gli ultimi sette giorni di ritiro. E ora rieccomi in auto in direzione Bergamo».

Ma lei è contento della convocazio­ne o la considera una seccatura?

«Stiamo scherzando? Stiamo parlando delle Olimpiadi, il sogno di ogni sportivo. Siamo talmente eccitati che quando abbiamo saputo del ripescaggi­o io e Ganna siamo saliti in bicicletta per provare le partenze da fermo: in uno di questi scatti ho addirittur­a crepato il telaio. Certo che…». Certo che…? «Sarebbe stato meglio riuscire a prepararla con più calma, ripartendo dal record italiano centrato a Montichiar­i. In questo modo non abbiamo idea di quello che riusciremo a fare in Brasile». L’obiettivo quale è? «Non possiamo porci obiettivi cronometri­ci, visto che è da due mesi che non proviamo. Possiamo solo dare il meglio di noi stessi, mettendo sul piatto lo spirito di gruppo e quella voglia dimostrata lungo tutto il percorso di qualificaz­ione olimpica. E poi speriamo in un pizzico di fortuna: dopo la malasorte dei mondiali parigini del 2015 (con la sostituzio­ne dei manubri prima del via) e questa convocazio­ne un po’ atipica, una spintarell­a da parte della Dea Bendata ce la meriteremm­o».

Appena ho saputo di questo ripescaggi­o ho rotto anche un telaio, in uno scatto, provando le partenze da fermo. Ora non posso pormi obiettivi cronometri­ci, punterò al meglio con i compagni di squadra Simone Consonni

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 ??  ?? Il profilo Nato nel 1994, Simone Consonni è di Brembate. Cresciuto nella Polisporti­va Marco Ravasio, prima del Team Colpack è stato nell’Aurea Zanica
Il profilo Nato nel 1994, Simone Consonni è di Brembate. Cresciuto nella Polisporti­va Marco Ravasio, prima del Team Colpack è stato nell’Aurea Zanica

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