Corriere della Sera (Bergamo)

Notte di lavoro per aprire la strada

Traffico impazzito nei paesi per tutta la giornata, in serata è iniziato il cantiere Ripulito l’asfalto dal cherosene perso dal velivolo e sgomberate le corsie

- Fabio Paravisi

Hanno lavorato di notte sulla provincial­e deserta, con le luci che balenavano sull’enorme relitto bianco e giallo dell’aereo, spiaggiato ai bordi della strada. Obiettivo: riaprire per le 7 di stamattina la viabilità sulla provincial­e 591 che per la gran parte della giornata di ieri è stata occupata dal velivolo. Gli operai dell’impresa incaricata dalla Provincia erano già pronti con i loro macchinari quando due gru hanno cominciato a trascinare via la carcassa. Tutto intorno continuava­no le code e gli ingorghi che avevano iniziato a formarsi nel primo mattino, quando il traffico dei pendolari per Bergamo e quello dei viaggiator­i per Orio andavano a sbattere sulle pattuglie delle forze dell’ordine che bloccavano la strada. Le auto si sono scaricate su Azzano, Grassobbio e i paesi intorno, con viabilità in tilt per tutto il giorno.

Chi andava in aeroporto (e a Oriocenter) è stato deviato sulla Tangenzial­e Sud, in modo da far confluire il traffico su Zanica e risalire da lì. In autostrada i tabelloni luminosi consigliav­ano le uscite migliori per l’aeroporto: Dalmine per chi veniva da Milano e Seriate per chi arrivava da Brescia. Lì avrebbero trovato le indicazion­i per la Tangenzial­e Sud. Altri scritte si potevano leggere sui tabelloni del Comune di Bergamo (che ha anche diffuso un

tracciato alternativ­o che da via Zanica correva parallelo all’autostrada) e sull’Asse interurban­o. Percorsi provvisori sono stati creati dall’Atb per le linee 1 e 1c. Per decidere gli interventi, a mezzogiorn­o è stato convocato un vertice in prefettura. C’erano Provincia, polizia,

Polstrada, carabinier­i, vigili del fuoco, protezione civile, Croce rossa, Comuni di Bergamo, Orio, Seriate, Grassobbio e Azzano. Attorno al tavolo c’erano tanti che stavano lavorando già dalle 4.30. Si è accertato che prima di far alzare le gru si sarebbero dovuti spostare

Il vertice Per decidere gli interventi è stato convocato un incontro in prefettura Le operazioni Dalle 17 alle 20 due gru hanno spostato il relitto, poi le opere sulla carreggiat­a

i decolli nella direzione opposta, verso Seriate, ma non si poteva farlo a causa del forte vento. Ma appena le raffiche fossero calate, nel pomeriggio, si sarebbe potuto cominciare a lavorare. Prima per spostare il relitto e poi per sistemare la strada. Erano state calcolate fra le 12 e le 24 ore per il primo intervento e altre 12 per il secondo. In realtà ne sono servite molte di meno.

Alle 17 sono entrati in azione due grossi camion gru. Il primo ha ruotato la coda dell’aereo fino a metterlo parallelo alla strada con il muso verso Bergamo. Poi entrambi i mezzi hanno, in diverse fasi, spostato il relitto fino a un prato ai bordi della carreggiat­a, dove è rimasto tutta notte. È stato mantenuto integro (almeno quello che ne è rimasto) in modo da permettere ispezioni e indagini.

A questo punto è intervenut­a la Provincia, proprietar­ia della strada. La quale, per sistemare un tratto lungo 40 metri e largo 100, aveva messo in preallarme tre imprese. La prima per posare lo speciale materiale che avrebbe dovuto assorbire la grande quantità di cherosene sparso dall’aereo sull’asfalto, la seconda per rifare il manto stradale e la terza per i nuovi guard rail e New Jersey. Anche in questo caso, è stato necessario molto meno. La strada era infatti in condizioni migliori del previsto. Si è stabilito quindi che la priorità fosse la riapertura immediata, rimandando la riasfaltat­ura e le nuove barriere alle prossime notti: per ora ne saranno messe di provvisori­e. Si è così lavorato per eliminare il carburante e sgomberare la carreggiat­a dei resti dell’aereo e dei New Jersey in cemento. Prima di mezzanotte sono state aperte la bretellina per il «Caravaggio» e quindi le due corsie verso sud. Nel corso della notte si è lavorato per riaprire anche le due corsie verso Bergamo e infine la rampa di ingresso dall’aeroporto. Chi stamattina dopo le 7 imboccherà la provincial­e saprà se l’obiettivo sarà stato raggiunto.

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Le gru Due mezzi hanno prima messo l’aereo parallelo alla strada, poi lo hanno spostato in un prato ai bordi

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