Cappella Colleoni Un pinnacolo spezzato dal vento
Si è infranto a terra. Prove di staticità sul secondo Monsignor Zucchelli: «Danni a più strutture»
In tanti secoli di storia aveva resistito a tutto. Fino alle burrasche di quest’estate. Guardando la facciata della Cappella Colleoni, ci si rende conto che ad un particolare architettonico di destra manca il suo corrispondente di sinistra: è rimasto solo un pinnacolo.
E sì che in tanti secoli di storia, oltre cinque, di temporali, tempeste e venti ne avranno visti e sfangati parecchi. Eppure sono sempre stati lì. Hanno resistito a tutto, anche alle guerre, fino alle burrasche di quest’estate tempestosa. Quando una bomba d’acqua e raffiche fortissime ne hanno fatto cadere uno. Per accorgersene occorre una vista aguzza, allenata tipo settimana enigmistica, ma guardando attentamente la facciata della Cappella Colleoni, con le spalle rivolte alla biblioteca Mai, ci si rende conto che ad un particolare architettonico di destra manca il suo corrispondente di sinistra.
«La sua geometria si sviluppa in senso verticale, seguendo tre fasce parallele, racchiusa da due lesene istoriate culminanti in due pinnacoli uniti da una elegante loggia alleggerita da dieci bifore» è la descrizione che la guida turistica fa della facciata del gioiello colleonesco. Ma di pinnacoli adesso ne è rimasto solo uno, quello di destra, appunto. Ieri mattina di buon’ora, operai su una gru mobile con cestello erano al lavoro. Con una particolare
attrezzatura stavano verificando le condizioni e la stabilità del pinnacolo di destra, risparmiato dalla furia del tempo. La caduta del compare sinistro risale alla tremenda ventata della notte fra il 13 e 14 luglio, quando una fascia particolare di Città Alta era stata colpita con danni ingenti.
Il vento aveva risparmiato alcune zone flagellandone però altre, come via Donizetti con un cipresso secolare caduto sul tetto di una casa. Una zona particolare del borgo antico, quella appunto della Cattedrale e dintorni, danneggiata a ripetizione. Tanto che ieri monsignor Fabio Zucchelli raccontava delle riparazioni per più edifici ecclesiastici. Danni più recenti, infatti, si sono registrati alla scuola materna di via Solata con un albero pericolante ora messo in sicurezza e, cosa che preoccupava il monsignore, alcune tegole del palazzo dei Canonici di via Lupo. «Ho corso un po’ dappertutto ma ora è tutto a posto. Hai visto mai che finissero sulla testa di qualcuno. Cosa che per fortuna non è successa con il manufatto della Cappella», rimarca il sacerdote che, infatti, è cappellano della Colleoni. Di proprietà non della Curia, ma della Fondazione Luogo Pio Colleoni, un sodalizio che risale alla fine del 1400 per volere del condottiero, presieduto dal Conte Agliardi. É accaduto di notte, il pinnacolo è prima caduto sul piccolo tetto della loggetta, per poi finire a terra, dove i pezzi sono stati raccolti. Il sovrintendente Giuseppe Napoleone non ne sa ancora nulla, ma commenta: «Valuteremo, la questione è delicata».
I fatti Raccolti i pezzi, ora bisogna valutare la possibilità di riposizionarlo