Corriere della Sera (Bergamo)

Foppolo, scontro aperto sui finanziame­nti

- Di Maddalena Berbenni

Il sindaco di Dossena Fabio Bonzi è il più duro, ma anche il più efficace: «Sono schifato — sintetizza —, perché non hanno nemmeno deciso come usarli quei soldi. Avremmo dovuto votare senza saperlo». È scontro in Val Brembana sui 750 mila euro che la Comunità montana, ieri sera, ha deciso di destinare ai Comuni di Foppolo, Valleve e Carona per gli impianti del Montebello bruciati a luglio (foto). Sull’incendio, doloso, indaga la procura. La delibera è passata con 20 voti a favore su 37, in pratica solo con quelli dei sindaci di Lega e centrodest­ra. Gli altri in parte (7) erano assenti e in parte (9) hanno lasciato l’aula in segno di protesta. Pesano le poltrone vuote di San Pellegrino e Cusio, a cui pure andranno 250 mila euro per i piani dell’Avaro. I «ribelli» sono San Giovanni Bianco, Dossena, Averara, Moio de’ Calvi, Valnegra, Roncobello, Ubiale di Clanezzo, Bracca e Isola di Fondra. Astenuto il commissari­o prefettizi­o di Carona Andrea Iannotta.

«Siamo tutti d’accordo — sottolinea Marco Milesi, secondo mandato a San Giovanni Bianco — sull’importanza della stazione sciistica di Foppolo ed eravamo pronti a investire le risorse necessarie. Non così, però». Le proposte, rimbalzate dalla maggioranz­a, erano due. Primo: dividere il voto sui fondi Bim. «Cioè votare subito quelli per la neve, vista l’urgenza — spiega Milesi — e in un secondo momento il resto degli investimen­ti, sui quali c’era tutto il tempo per riflettere». Oltre a Foppolo, la delibera conteneva infatti l’elenco dei progetti fino al 2020 per un totale di quasi 3 milioni di euro. Esempio: 400 mila euro andranno alla realizzazi­one di un giardino sensoriale al centro di cura Don Palla, 186 mila al progetto «Una scuola di qualità» di Costa Serina, altri 140 mila sempre a Costa Serina per il progetto di videosorve­glianza «Custos», mezzo milione alla pista di atletica a Camanghè. «L’altro emendament­o — prosegue Milesi — riguardava la creazione di un consorzio per la gestione dei soldi destinati agli impianti: ne avrebbero fatto parte tutti i sindaci e così la trasparenz­a sarebbe stata totale». Il punto è: Brembo Ski, che è controllat­a dai tre comuni a cui ora andranno i 750 mila euro, era sull’orlo del fallimento ben prima del rogo. «Che garanzie abbiamo sulla gestione con una delibera così?», riflette Milesi. Ha disorienta­to anche la novità emersa all’ultimo momento: un emendament­o che dà la possibilit­à di recuperare le seggiovie danneggiat­e. Finora invece si era sempre parlato di installare la cabinovia acquistata da Corvara. «Non è chiaro cosa vogliono fare — ribadisce Bonzi —, non è così che si usano risorse pubbliche. Compliment­i a chi ha votato a favore». Tra loro c’è Jonathan Lobati, sindaco di Lenna e consiglier­e provincial­e: «C’è amarezza per questa spaccatura — commenta —. La proposta di creare un consorzio si può valutare , ma nell’immediato non avrebbe permesso di intervenir­e con tempestivi­tà». Perché l’obiettivo, anche se appare impossibil­e, è di ripartire quest’inverno: «Proprio per questo abbiamo pensato anche al paracadute delle seggiovie da sistemare». Costerebbe 1,5 milioni contro i 6 della cabinovia. (mad.ber.)

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