Tromba d’aria, il conto Danni per 9 milioni, quasi 4 solo a Dalmine Sradicati duecento alberi
Nove milioni di euro in mezza giornata: le devastazioni del maltempo si fanno sempre più disastrose. E proprio mentre la Protezione civile della Regione Lombardia emette per oggi una comunicazione di Codice giallo per rischio idraulico con temporali e vento forte, arriva il conto dei danni provocati dal monsone scatenatosi domenica 31 luglio. O meglio, a presentarlo sono stati i Comuni in cui si sono verificati i danni, che hanno avuto una settimana di tempo per raccogliere le segnalazioni arrivate da chi ha subito tetti scoperchiati, scantinati allagati e muri franati. Il totale esatto è di 9.029.885,69 euro. Somma che va ad aggiungersi ai 30.681.254 euro di danni dei nubifragi che si erano riversati su 55 paesi fra l’8 e il 30 giugno.
Del nuovo totale, 1.812.325 euro serviranno a sistemare i disastri alle infrastrutture, 559.220 quelli al territorio, 2.492.020 ai privati, 2.243.030 alle industrie, 446.562 all’artigianato, 378 mila alle attività commerciali, 6 mila alle attività turistiche e 360 mila all’agricoltura. E se questi ultimi sono concentrati soprattutto a Cologno (200 mila euro), Brembate Sopra, Dalmine, Levate e Filago, gli altri sono ripartiti in 34 paesi. Le segnalazioni sono state depositate agli uffici regionali di Bergamo da 28 Comuni e, in sei casi, dalla Provincia. Non ci sono segnalazioni dal Comune di Bergamo che, essendo sopra il limite dei 20 mila abitanti, riceverà risarriordino cimenti solo se avrà il riconoscimento dello stato di calamità. Ma per ora in municipio sono arrivate solo dieci segnalazioni per un totale di 75 mila euro e due richieste di risarcimento per alberi caduti su una moto e su una recinzione (contro le 50 segnalazioni e le 20 domande di risarcimento di giugno). Anche se proprio in città, tra Longuelo e Loreto, si sono verificati i maggiori allagamenti, che hanno portato alla nascita di un comitato di cittadini e alla richiesta di un del sistema di smaltimento delle acque nella zona di Astino.
Nei giorni scorsi sono già stati spesi 732.727 euro per gli interventi di prima urgenza: il principale, da 173.220 euro, è stato eseguito dalla Provincia per riparare i danni alla copertura all’istituto Belotti di Colognola: i lavori costeranno in tutto 346 mila euro. La sciagura maggiore si è abbattuta su Dalmine, dove il Comune segnala danni per 3.894.000 euro, per 200 alberi caduti e problemi a edifici pubblici e privati, scuole e chiese. Molto alte anche le spese previste a Levate (644 mila euro), Filago (370 mila), Nembro (315 mila), Osio Sotto (301 mila) e Cisano (220 mila). Le segnalazioni riguardano soprattutto alberi caduti (a Osio Sotto, per esempio, in dodici vie più lo stadio comunale) e tetti scoperchiati: a Bonate Sotto c’è andata di mezzo la basilica di Santa Giulia e a Treviglio il liceo Weil, a Nembro una palazzina. Ci sono però anche strade franate, come in via Montegrappa a Sorisole, in via Botta Alta a Ponteranica e sulla provinciale a Bossico.
«Ringrazio tutti per la rapidità e la concretezza dell’intervento — commenta l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi —. I tempi erano stretti ma la Regione ha garantito i fondi per la prima urgenza. È chiaro che bisognerà capire come evitare in futuro nuovi disagi e dunque iniziare a lavorare alla prevenzione».
Il più colpito È il territorio di Dalmine: il vento ha sradicato duecento alberi Il precedente Lo scorso giugno il maltempo aveva causato danni per 30 milioni di euro