Profughi, 550 posti da trovare
Undici Comuni già saturi. E 39 non potranno accogliere più di cinque migranti
Un bando e due procedure d’urgenza non hanno risolto l’emergenza. Ora la prefettura ha emesso un nuovo bando per tre mesi, prolungabile, per collocare altri 550 profughi. Undici Comuni sono saturi e 39 non potranno accogliere più di cinque immigrati. Si fa presto sentire l’effetto Milano. La Lega: no al rischio tendopoli.
Ci sono 550 posti da trovare. L’emergenza profughi continua e la prefettura fa ripartire la ricerca di collocazioni dopo un bando aperto e due procedure d’urgenza che nei mesi scorsi avevano fruttato solo le briciole: a dicembre 85 posti su 500 richiesti, in maggio 152 su 400, in luglio 85 su 400. Stavolta, sfoggiando la convinzione che si facciano avanti operatori che non si erano presentati finora, è stata decisa di nuovo la strada del bando aperto.
Si tratta di trovare chi offra localizzazioni e gestione per 550 rifugiati nel periodo compreso fra il 1° ottobre e il 31 dicembre (ma si specifica «presumibilmente», perché esiste la possibilità di dover continuare anche oltre quella scadenza) in cambio di 3.511.200 euro Iva esclusa. Tutto questo perché, si spiega nello stesso testo del bando, «a fronte di 1.896 posti richiesti sono stati offerti e aggiudicati in definitiva solo 1.262 posti e ciò ha determinato una rapida saturazione della capienza delle strutture».
Di qui la necessità di ricominciare la ricerca, «anche in considerazione dell’eccezionale afflusso di migranti registratosi successivamente e delle conseguenti ulteriori assegnazioni» per la provincia di Bergamo.
Il bando, che avrà scadenza il 2 settembre, presenta un’importante novità rispetto a quello precedente. Specifica cioè in quali paesi i profughi non potranno più andare o potranno essere collocati in numero limitato. Si tratta di una «Clausola di salvaguardia dei territori», perché tiene conto dei paesi «nei quali risulta presente un numero di immigrati corrispondente o superiore a quello ritenuto congruo rispetto alla dimensione demografica degli stessi al fine di scongiurare rischi in termini di ordine pubblico e sicurezza».
Per questo motivo vengono esclusi da ulteriori arrivi Casazza, Monasterolo, Vigano, Castione, Valbondione, Roncobello, Sedrina, Vedeseta, Rota Imagna, Sotto il Monte e Antegnate. E in effetti a Sedrina ci sono già 130 migranti, a Casazza 85, a Castione 55, a Rota e Sotto il Monte 60.
Non solo: ci sono altri 39 paesi in cui non potranno essere collocati più di 5 migranti. Soca, no: Adrara San Martino, Entratico, Riva di Solto, Adrara San Rocco, Fonteno, Rogno, Berzo San Fermo, Foresto, San Paolo d’Argon, Bianzano, Gandosso, Sarnico, Borgo di Terzo, Gaverina, Solto Collina, Bossico, Gorlago, Sovere, Carobbio, Grone, Spinone, Castro, Lovere, Tavernola, Cenate Sopra, Luzzana, Trescore, Cenate Sotto, Parzani- Viadanica, Costa Volpino, Pianico, Vigolo, Credaro, Predore, Villongo, Endine, Ranzanico e Zandobbio. Non a caso si tratta di paesi della Val Cavallina e del lago, ambiti dove sono già previste le collocazioni del bando Sprar (Sistema protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che vede le destinazioni decise direttamente dal ministero dell’Interno. Che però in zona sono limitate per ora alle quattro persone a Cenate Sopra e alle quattro di Gaverina: gli altri dello Sprar sono 30 a Bergamo, 5 a Dalmine e 5 a Boltiere, ma ci sono ancora 28 posti liberi che dovrebbero riempirsi presto.
In questo momento in 50 paesi bergamaschi sono presenti 1.820 profughi, un numero triplicato nel giro di soli quattordici mesi: erano 612 nel giugno di un anno fa, quando era scattata la prima emergenza che aveva fatto decidere di collocare temporaneamente i migranti nelle palestre di alcune scuole superiori.
Se dovessero arrivare entro fine anno i 550 migranti indicati nel bando, il totale sfiorerebbe quota 2.400. Il Comune che in questo momento sta ospitando il maggior numero di rifugiati è Bergamo con 460, con una media di uno ogni 260 abitanti. Chi ne ospita di meno, invece, è Valnegra: sono solo due ma rappresentano una media di uno ogni 207 residenti.