Corriere della Sera (Bergamo)

Via i soci dalla gestione Un manager dalla Calabria per uscire dal tunnel

E sul fronte dei conti si batte la strada del concordato

- di Maddalena Berbenni

È una corsa contro il tempo per salvare l’inverno. Il fronte su cui i Comuni di Foppolo, Valleve e Carona si stanno muovendo è doppio. Sono soci della Brembo Ski: il primo per il 75%, gli altri per il 10% e 15% delle quote. Da una parte si cercano i soldi che serviranno a riparare i danni provocati dall’incendio doloso di luglio. Parentesi: i carabinier­i nei giorni scorsi hanno depositato una prima informativ­a al pm Gianluigi Dettori, segno che l’indagine corre. Chiusa parentesi. Anche qui — si è scoperto ora — c’è più di una strada. Mentre ci si affanna a trovare i 6 milioni per installare la cabinovia acquistata da Brembo Ski dalla stazione di Corvara, il sindaco di Foppolo Beppe Berera, che quei soldi li dovrà gestire, ha fatto presente in Comunità montana che sarà valutata anche la ristruttur­azione delle seggiovie bruciate. Questione di tempi (3 mesi sicuri contro 4, facendo i salti mortali) e di costi (6 milioni, appunto, contro uno e mezzo). «C’è sempre stata l’ipotesi di sistemare l’impianto — sostiene Berera —, non è una novità. Il progetto principale è quello della cabinovia, ma intanto ci assicuriam­o la partenza per il prossimo inverno con la seggiovia».

L’altro fronte è legato a Brembo Ski. Per rompere col passato, vista la voragine in bilancio, l’idea è che i soci non ci mettano più mano, ma che la gestione sia affidata a un manager esterno, che farebbe da direttore generale. E il nome è quello di Vittorio Salusso, oggi ai comandi della stazione della Lorica Ski Area, in Calabria. Tra la sfilza di incarichi in località sciistiche soprattutt­o del Piemonte, nel suo curriculum spicca l’esperienza come project manager alle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Per Foppolo starebbe già stendendo un piano di rilancio e di razionaliz­zazione delle spese. Per esempio: starebbe valutando la chiusura degli impianti secondari (San Simone e Carona) nei giorni feriali di bassa stagione. Ovvio, però, che il gioco regge se i conti tornano. Nel bilancio 2014 (il più recente disponibil­e in visura) i debiti della società ammontano a circa 12,6 milioni, di cui quasi 6 milioni nei confronti dei fornitori. La stagione 20152016, con 600 mila euro bruciati solo tra dicembre e gennaio per la neve che non scendeva, non ha certo migliorato la situazione. Oggi lo studio legale di Brescia «Zaglio, Orizio e associati», incaricato di trovare un modo per uscire dal tunnel, sta stendendo una proposta di concordato che sarà presentata a settembre.

Il papabile direttore Vittorio Salusso sta lavorando a rilancio e razionaliz­zazione delle spese

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy