Italvolley a Rio, il flop delle Foppine
Tre sconfitte senza vincere un set per le azzurre guidate da Bonitta. Lui: rifarei tutto
Tre ko consecutivi senza vincere un set; azzurre spazzate via dal campo prima dagli Stati Uniti, poi dalla Cina e infine dall’Olanda, con eliminazione dai Giochi quasi certa con due turni di anticipo. Quella brasiliana è stata una spedizione fallimentare per l’Italvolley femminile che, per quanto non ambisse a una medaglia, sperava almeno di far valere sul campo quello spirito di gruppo decantato da ct Marco Bonitta prima della trasferta.
Tre ko consecutivi senza vincere un set; azzurre spazzate via dal campo prima dagli Stati Uniti, poi dalla Cina e infine dall’Olanda, con eliminazione dai Giochi quasi certa con due turni di anticipo. Quella brasiliana è stata una spedizione fallimentare per l’Italvolley femminile che, per quanto non ambisse a una medaglia, sperava almeno di far valere sul campo quello spirito di gruppo decantato da ct Marco Bonitta prima della trasferta.
Un gruppo che affondava le radici nel blocco rossoblù. Erano quattro, infatti, le giocatrici della Foppa nel roster: il neo acquisto Martina Guiggi, Eleonora Lo Bianco, Miriam Sylla e Alessia Gennari, il cui ballottaggio con Valentina Diouf per l’ultima maglia disponibile aveva alimentato infinite polemiche. Quindi la domanda sorge spontanea: il flop dell’Italvolley deve preoccupare anche i vertici e i tifosi bergamaschi? Può darsi che le stelle su cui punterà Stefano Lavarini non siano brillanti come lo erano nel finale della passata stagione?
A costo di sembrare ottimisti dopo le batoste rimediate, scongiuriamo il pericolo: quella vista in Brasile è stata un’Italia troppo brutta per fare delle valutazioni sulle singole giocatrici; una squadra che non ha mai trovato il bandolo della matassa, come dimostra la qualificazione a Rio strappata solo all’ultimo trofeo preolimpico. Insomma, dopo il confortante quarto posto ai mondiali italiani di due anni fa, la nazionale guidata da Bonitta, probabilmente giunto al capolinea della sua avventura, si è persa per strada.
Altra attenuante è lo stato di forma con cui le giocatrici della Foppa hanno preso parte all’impegno olimpico: Alessia Gennari, reduce dall’operazione al ginocchio di fine giugno, è stata convocata solo per puntellare la ricezione; Eleonora Lo Bianco in questo gruppo è tornata all’ultimo, dopo aver rinunciato per scelta personale agli appuntamenti di avvicinamento ai Giochi; Sylla e Guiggi, due delle giocatrici più appannate tra le azzurre, hanno pagato lo scotto di essere i terminali di un gioco mai lineare ed efficace.
Quindi la speranza è che, quando torneranno a Bergamo, le quattro atlete si riportino ai loro livelli, anche perché supportate da un gruppo più solido di quello azzurro. L’unica incognita per Lavarini, semmai, può essere la loro condizione psicofisica. Per reintegrarle nel progetto Foppa, che scatterà lunedì 22 agosto con il ritrovo della prima parte del gruppo, occorrerà tempo e pazienza. Ma, visto il regolamento di accesso alla Coppa Italia e ai playoff, il tempo non manca: il campionato inizia a ottobre e il primo appuntamento clou per Paggi e compagne sarà l’8 dicembre, giorno del match con Conegliano valido per l’assegnazione della Supercoppa Italiana.
Non ho rimpianti né rimorsi, rifarei tutto uguale. Le tre sconfitte sono molto diverse una dall’altra, forse quella con la Cina è quella che ha pesato di più Marco Bonitta
ct nazionale