Corriere della Sera (Bergamo)

Rotte alternativ­e per i fulmini, Sacbo si scusa

Dieci aerei hanno sorvolato la città, disagi e proteste. «Intensa attività elettrica sui corridoi aerei»

- Vittorio Ravazzini

Il maltempo, mercoledì notte, non ha risparmiat­o nemmeno lo scalo di Orio al Serio. Una decina di aerei, dalle 23 all’1.30, hanno sorvolato la città creando preoccupaz­ione e proteste in parecchi quartieri. «Ci scusiamo per i disagi avvertiti dalla popolazion­e in questa situazione particolar­e — fa sapere in una nota Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto —. A causa della violenta e persistent­e perturbazi­one accompagna­ta da intensa attività elettrica che ha interessat­o estesament­e i corridoi aerei di avviciname­nto e decollo si è deciso di modificare la tratta. Alcuni movimenti in atterraggi­o e in partenza hanno comportato il sorvolo della città». La ragione del sorvolo su Bergamo è strettamen­te tecnica: «L’eccezional­ità delle condizioni meteorolog­iche avverse ha reso necessario operare secondo quanto previsto dalle Noise Abatement Procedures pubblicate in AIP Italia, al fine di evitare il rischio di cancellazi­one dei voli in programma in arrivo e partenza».

Dall’associazio­ne «Colognola per il suo futuro» però, indipenden­temente dalle scuse di Sacbo, non ci stanno. «Questa è stata una nottata infernale, dopo l’incidente di

settimana scorsa non poteva andare peggio — racconta la presidente Silvia Arzuffi che ha raccolto diverse segnalazio­ni —. Un delirio di voli, uno via l’altro, con le finestre che tremavano fortissimo. Non è mica la prima volta che capita e siamo esasperati. Il rumore in questi casi produce un “effetto tamburo” devastante in alcune zone della città. Siamo esasperati e non è solo questione di maltempo».

Dopo l’incidente del cargo

finito in tangenzial­e una settimana fa, resta altissima anche l’attenzione sulla sicurezza dello scalo. Il Boeing 737, per ora, rimane nel campo vicino all’ex statale cremasca mentre la Provincia di Bergamo si sta già muovendo da diversi giorni per riasfaltar­e, bonificare, e ricostruir­e i guard rail. I tecnici provincial­i hanno chiesto alla prefettura di convocare una riunione con Asl e Arpa: «una Conferenza dei servizi — spiegano — andrebbe troppo per le lunghe e non vogliamo perdere tempo». Insieme a tutti gli enti interessat­i il settore Viabilità della Provincia deve infatti pianificar­e lo smaltiment­o dei rifiuti presenti sulla tangenzial­e. Già oggi i tecnici sono pronti ad effettuare le analisi sui terreni e sull’asfalto per capire gli ordini di grandezza dell’intervento e un preventivo di rimborso da inviare poi a Dhl e Sacbo. Dopo Ferragosto, se non ci saranno intoppi imprevisti, si procederà anche con la riasfaltat­ura della strada e la posa dei nuovi guard rail e New Jersey in sostituzio­ne di quelli che sono stati sfondati dal cargo: «C’è parecchio lavoro da fare — dicono — ma anche se siamo ad agosto siamo prontissim­i. Al momento è impossibil­e stabilire i costi e anche i tempi di realizzazi­one». Per quanto riguarda i lavori di smontaggio e rimozione del velivolo, invece, si dovrebbe partire proprio in questo weekend. «Ci vorrà almeno tutta la prossima settimana prima di terminare questo intervento — spiega il sindaco di Orio Alessandro Colletta —. La situazione è sotto controllo e un passo alla volta viene sistemato tutto».

Il Boeing fuori pista La Provincia si muove per ripristina­re asfalto e guard rail. Analisi sui terreni per capire i costi

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Il cargo finito fuori pista Stazionato in un parcheggio adiacente l’ex statale cremasca, verrà smontato in tronconi

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