Rotte alternative per i fulmini, Sacbo si scusa
Dieci aerei hanno sorvolato la città, disagi e proteste. «Intensa attività elettrica sui corridoi aerei»
Il maltempo, mercoledì notte, non ha risparmiato nemmeno lo scalo di Orio al Serio. Una decina di aerei, dalle 23 all’1.30, hanno sorvolato la città creando preoccupazione e proteste in parecchi quartieri. «Ci scusiamo per i disagi avvertiti dalla popolazione in questa situazione particolare — fa sapere in una nota Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto —. A causa della violenta e persistente perturbazione accompagnata da intensa attività elettrica che ha interessato estesamente i corridoi aerei di avvicinamento e decollo si è deciso di modificare la tratta. Alcuni movimenti in atterraggio e in partenza hanno comportato il sorvolo della città». La ragione del sorvolo su Bergamo è strettamente tecnica: «L’eccezionalità delle condizioni meteorologiche avverse ha reso necessario operare secondo quanto previsto dalle Noise Abatement Procedures pubblicate in AIP Italia, al fine di evitare il rischio di cancellazione dei voli in programma in arrivo e partenza».
Dall’associazione «Colognola per il suo futuro» però, indipendentemente dalle scuse di Sacbo, non ci stanno. «Questa è stata una nottata infernale, dopo l’incidente di
settimana scorsa non poteva andare peggio — racconta la presidente Silvia Arzuffi che ha raccolto diverse segnalazioni —. Un delirio di voli, uno via l’altro, con le finestre che tremavano fortissimo. Non è mica la prima volta che capita e siamo esasperati. Il rumore in questi casi produce un “effetto tamburo” devastante in alcune zone della città. Siamo esasperati e non è solo questione di maltempo».
Dopo l’incidente del cargo
finito in tangenziale una settimana fa, resta altissima anche l’attenzione sulla sicurezza dello scalo. Il Boeing 737, per ora, rimane nel campo vicino all’ex statale cremasca mentre la Provincia di Bergamo si sta già muovendo da diversi giorni per riasfaltare, bonificare, e ricostruire i guard rail. I tecnici provinciali hanno chiesto alla prefettura di convocare una riunione con Asl e Arpa: «una Conferenza dei servizi — spiegano — andrebbe troppo per le lunghe e non vogliamo perdere tempo». Insieme a tutti gli enti interessati il settore Viabilità della Provincia deve infatti pianificare lo smaltimento dei rifiuti presenti sulla tangenziale. Già oggi i tecnici sono pronti ad effettuare le analisi sui terreni e sull’asfalto per capire gli ordini di grandezza dell’intervento e un preventivo di rimborso da inviare poi a Dhl e Sacbo. Dopo Ferragosto, se non ci saranno intoppi imprevisti, si procederà anche con la riasfaltatura della strada e la posa dei nuovi guard rail e New Jersey in sostituzione di quelli che sono stati sfondati dal cargo: «C’è parecchio lavoro da fare — dicono — ma anche se siamo ad agosto siamo prontissimi. Al momento è impossibile stabilire i costi e anche i tempi di realizzazione». Per quanto riguarda i lavori di smontaggio e rimozione del velivolo, invece, si dovrebbe partire proprio in questo weekend. «Ci vorrà almeno tutta la prossima settimana prima di terminare questo intervento — spiega il sindaco di Orio Alessandro Colletta —. La situazione è sotto controllo e un passo alla volta viene sistemato tutto».
Il Boeing fuori pista La Provincia si muove per ripristinare asfalto e guard rail. Analisi sui terreni per capire i costi