Corriere della Sera (Bergamo)

TRA SOGNI E REALTÀ

- Di Armando Di Landro

Pioggia di milioni su Bergamo e la Bergamasca dal patto per la Lombardia di Renzi e Maroni. Non pochi sogni, in elenco: dal treno per Orio a un nuovo rondò per l’A4, dal raddoppio della ferrovia tra Ponte e Montello (l’importante è che non finisca come la Treviglio-Bergamo, con il raddoppio che non ha mai portato a un vero potenziame­nto del servizio, per nessuno) a una variante stradale a Comun Nuovo che potrebbe rivelarsi decisiva, nella Bassa, per bypassare Verdello. Sogni per opere in grado di dare qualcosa in più al territorio, come il treno per Orio o la fermata sulla nuova Ponte-Montello all’ospedale Papa Giovanni, oppure per sciogliere nodi che sono sotto gli occhi di tutti da decenni, vedi il rondò dell’A4. Un grande annuncio, con lungo elenco di opere, che però potrebbe rivelarsi un boomerang per la politica, se dalle parole non si passasse ai fatti (e ai cantieri). Perché di anni ne sono già stati persi abbastanza, anche solo per dare una parvenza di normalità a nodi viabilisti­ci ormai insopporta­bili: che dire delle code a Zogno e del triste siparietto della variante, con extra costi da fantascien­za spuntati in cantiere? E del perenne imbottigli­amento (nonostante le rotonde che qualcosina hanno migliorato), da Curno in su, sulla Dalmine—Villa d’Almè? E dei serpentoni di auto sui rondò di Cisano, con una variante che sembra sempre sul punto di poter decollare ma ancora non si vede? Agli annunci seguano un po’ di fatti. Chi sta in un abitacolo, o su un treno, alle parole crede ormai poco. E ai milioni dei sogni preferisce un’indifferib­ile concretezz­a. L’esempio di ieri è un mini investimen­to: 130 mila euro che serviranno ad allargare la strada a Pontesecco. Piccola rivoluzion­e.

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