«Mondi fragili» L’arte all’ospedale
Fili colorati, foglie, rami, terra, semi, piume, cassette della frutta in legno e schegge di poesia invaderanno le corsie ospedaliere. Oggi, alle 14, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, saranno installate le opere ecologiche di «Mondi fragili» nell’ambito del festival «In necessità virtù» che cerca di portare la bellezza nei luoghi del disincanto. I lavori sono nati nel laboratorio di arte contemporanea che ha coinvolto gli studenti del liceo artistico «Manzù» sotto la guida del pittore e regista lucano Antonio Catalano. L’intento è ricreare un bio luna park costituito da rifugi primitivi con materiali naturali. Dopo la costruzione il maestro e i suoi allievi si dedicheranno alla posa, mentre nei prossimi giorni diversi narratori si alterneranno nel leggere versi lirici. Le iniziative proseguiranno fino al 3 dicembre. Catalano si occupa da sempre di fragilità, spingendo lo spettatore a lasciarsi incantare dai prodigi che il paesaggio offre. Usando oggetti della quotidianità, spesso legati all’infanzia, l’artista mira a suscitare meraviglia anche in chi è costretto a stare in un letto. Sempre oggi, alle 16, all’auditorium di piazza Libertà, ci sarà l’inaugurazione della mostra di arte visiva dell’Atelier dell’errore. Un’ora dopo andrà in scena «Ode alla vita» della compagnia Rodisio, storia di due vecchietti, decrepiti e felici, che ricordano la loro vita passata, esprimendo il bisogno di un futuro. Ingresso con offerta libera. Si può sostenere la rassegna con una donazione attraverso la sottoscrizione delle card o con il crowdfunding online. Info su www.invfestival.it.