Corriere della Sera (Bergamo)

Le liste per Orlando a caccia di rimonta «Un Pd più autonomo»

- Matteo Castellucc­i

Il clima, euforico, è quello del tentativo di rimonta. Dopo il 30% centrato nei circoli di Bergamo, i sostenitor­i della mozione Orlando presentano i candidati all’assemblea nazionale del Pd in vista delle primarie del 30 aprile. In provincia sono in palio 16 posti, da ripartire proporzion­almente, in 3 collegi: città (5 seggi), Valli (4) e Bassa (7). I capilista sono rispettiva­mente Sergio Gandi, Carlo Colombi e Ludovica Paloschi. A serrare le fila i deputati Antonio Misiani e Beppe Guerini. «Con le primarie si va in campo aperto — dice Misiani —, vogliamo riconquist­are la fiducia dei milioni di elettori rimasti alla finestra dopo il 2014». Il duo enfatizza i numeri della formazione: 7 under 35 e 6 «nativi democratic­i», militanti che hanno iniziato la vita politica con il Pd. «Questo dato — aggiunge Guerini — dimostra che non abbiamo dovuto accontenta­re correnti: ha vinto la voglia di unità». Un partito «credibile»,contro quello «patinato» dell’ex premier. È l’impegno di Gandi: «Hanno cercato di confinarci in un perimetro identitari­o — dice —, accettiamo la sfida: il Pd è luogo di autonomia e non di asservimen­to». Colombi sottolinea il valore dell’«ascolto», mentre la Paloschi ricorda la necessità di «ripartire dagli ultimi». C’è fiducia. «Puntiamo a 15 eletti su 16», scherzano. L’obiettivo è migliorare il 30% della prima fase (5 punti meglio della media nazionale), un’ambizione sorretta dalla speranza per il dopo-primarie: «Riscoprend­o lo spirito di condivisio­ne mancato con Renzi, si è creata una base solida per il futuro».

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