Oggi apre l’Esselunga: 126 addetti alla Celadina
Nessuna inaugurazione, nello stile del fondatore Caprotti. Il progetto di ampliarsi
Esselunga apre stamattina alle 7,30 alla Celadina il nuovo negozio da 2.500 metri quadri di superficie di vendita e con più di 800 posti auto. Gli addetti saranno 126. Quest’apertura ha comportato l’assunzione di 95 persone della zona.
Qualcuno ha provato a entrare ieri, troppo impaziente di vedere com’è la nuova Esselunga di Celadina, in via Borgo Palazzo, ma è stato fermato all’ingresso. Il supermercato apre oggi, alle 7,30. «Ci saremo», è stata la risposta di chi è arrivato troppo in anticipo, tratto in inganno dal via vai su quell’area dove — fino a un paio di anni fa — c’era un parcheggio pubblico (poco utilizzato). Il via vai è quello degli operai, impegnati a sistemare gli ultimi dettagli. Dalle tinteggiature alle pulizie e poi le aiuole, curate da decine di giardinieri. Accanto a loro, il personale, intento a sistemare tutto, dagli scaffali da riempire al riordino dei palmari che serviranno per fare la spesa veloce, saltando la coda alla cassa. Nel nuovo negozio lavoreranno 126 addetti. Altri 12/15 inizieranno più avanti, verso Natale, quando dovrebbe aprire anche il bar. Per quest’apertura, Esselunga ha assunto 95 persone della zona: circa sessanta lavoreranno nel nuovo punto vendita. Il resto sarà impegnato negli altri negozi, dove alcuni posti sono rimasti vacanti perché alcuni dipendenti hanno chiesto il trasferimento alla Celadina.
Tra i nuovi scaffali, a controllare che tutto sia a posto, c’è anche il direttore Rete Vendite di Esselunga, Aldo Botta, che è nato 70 anni fa a Torre Boldone. «A quei tempi si nasceva in casa, con la levatrice», dice. E di sé non vorrebbe aggiungere niente. Bisogna insistere per convincerlo a raccontare che in quest’azienda ha passato tutta la vita lavorativa. Il suo primo lavoro è stato in Esselunga. «Cercavano un giovane diplomato per avviarlo alla carriera di direttore del negozio», ricorda Botta, uomo di fiducia del patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, scomparso un anno fa. In un’intervista del
2014 a Repubblica, Caprotti parlò di lui. «Di collaboratori lei ne ha cacciati parecchi», disse il giornalista al patron di Esselunga. E Caprotti rispose così: «Non quelli bravi. Nemmeno uno. Aldo Botta, direttore della rete di vendita, lavora con me da quarantotto anni». Nessuno come lui conosce i negozi dell’azienda. «Questo alla Celadina — dice — ha 2.500 metri quadri di superficie di vendita. Speriamo di poterlo allargare per renderlo ancora più efficiente». Poi ne elenca le caratteristiche. Dall’attenzione ai freschi («il nostro fiore all’occhiello») agli oltre 500 articoli di frutta e verdura in allestimento tutto l’anno e l’enoteca, con 600 etichette. Il reparto macelleria ha un banco, con il macellaio, così come la pescheria. E al reparto pasticceria i dolci sono fatti seguendo le ricette e i consigli della famiglia Cerea. «C’è sempre stata molta stima reciproca tra le famiglie Caprotti e Cerea — spiega Botta —, e negli anni si è creata una specie di joint venture, una collaborazione con “Vittorio”, e loro ci hanno insegnato a fare la pasticceria». Nel negozio della Celadina dove ci sono più di 800 posti auto (senza sbarra) — apre anche il 124° forno di Esselunga. «Si fa tutto qui, partendo da acqua e farina, in un laboratorio di 200 metri quadri. Una decina di panettieri preparerà 19 varietà di pane, sfornato fresco fino alle 18», dice Botta. E poi continua il giro tra gli scaffali. Non ci sarà alcuna inaugurazione, ma il sindaco, che è stato invitato, passerà alle 9,30 di stamattina per un saluto. Senza tagli di nastro né troppi clamori, come vuole Esselunga.