Via Fara, focus del Pd sul parcheggio La Lega: noi contrari
Un incontro a porte chiuse ma con qualche resoconto «social» quello di lunedì sera al Mutuo Soccorso per parlare di un progetto controverso, la realizzazione del parcheggio all’ex faunistico di via Fara. Dentro solo gli iscritti al Pd e tre assessori, Sergio Gandi, Marco Brembilla e Stefano Zenoni. «La scelta (di proseguire il progetto, ndr) — scrive su Facebook il deputato Antonio Misiani — è difficile, contrastata da comitati di cittadini (con i quali è doveroso continuare a confrontarsi) ma è sostenuta da motivazioni che ho trovato rigorose e convincenti». Un intervento che ha suscitato qualche protesta, sempre sui social, da chi fa parte del comitato No Parking Fara. «All’interno della sala — racconta il segretario cittadino del Pd, Federico Pedersoli — il clima è stato costruttivo e molto civile. Al di là di qualche perplessità da parte del Pd di Città Alta, c’è condivisione del progetto all’interno del partito. Alla fine ci possono essere perplessità di metodo che non inficiano la scelta politica. Una scelta difficile, è stato ribadito, ma gestita con correttezza». Anche l’assessore Zenoni, ospite del Pd, conferma: «È stato un confronto utile, molto partecipato. Qualche ex amministratore ci ha aiutato a costruire i passaggi degli anni scorsi».
Sul parcheggio è intervenuta anche la Lega, per ribadire la propria contrarietà al progetto. «Siamo stanchi di sentire che il “centrodestra” non esprime idee sul parcheggio perché ci siamo sgolati in Consiglio per esprimere il nostro dissenso — spiegano in una nota i consiglieri comunali Luisa Pecce e Alberto Ribolla —. La Lega è storicamente contraria alla convenzione riguardante il parcheggio e non perché si ritenga sbagliata l’offerta di nuovi parcheggi, anzi. Sono la localizzazione assurda, le conseguenze di traffico in zone delicatissime e le modalità dei rapporti intercorsi in questi lunghi anni tra l’amministrazione e la Bergamo Parcheggi che giudichiamo non corretti. Causano danni dal punto di vista economico finanziario, mentre la realizzazione del progetto, nell’ultima versione Gori, causa danni alla città dal punto di vista del contesto oltre che viabilistici». (s.s.)