Barocco e improvvisazione L’Organistico si fa in sei
«Tutto è nato come una scommessa tra amici venticinque anni fa — racconta Fabio Galessi, direttore artistico del Festival Organistico Internazionale —. Grazie al sostegno del Comune e diversi enti, e al consenso del pubblico, la manifestazione è cresciuta ed è apprezzata anche a livello internazionale. Se ce lo avessero detto, non ci avremmo creduto». Con soddisfazione Galessi celebra le «nozze d’argento» del festival, in programma da venerdì al 27 ottobre, con 6 concerti gratuiti (ore 21) al posto dei 4 delle edizioni precedenti. Ma quella in corso «sarà un’edizione sincretica delle passate. Un excursus sull’improvvisazione organistica, eseguita dai migliori esperti in tale disciplina — continua Galessi —. Si andrà dall’esecuzione immediata su temi dati dal pubblico a quella in stile, dal barocco fino al contemporaneo, passando per le sonorizzazioni su testi classici come l’Odissea, dipinti o un film muto». Si parte venerdì con un felice ritorno: Olivier Latry, titolare di Notre Dame a Parigi, noto come l’ambasciatore della scuola sinfonica francese. Alla consolle dell’organo Corna in Cattedrale, eseguirà una prima parte dedicata alla trascrizione per organo di composizioni di diversi autori, da Bach a Dupré, seguita da una sinfonia in quattro tempi, improvvisata su temi dati dal pubblico. Il 6 ottobre, alle Grazie, si ascolterà l’olandese Geerten Liefting. Giovane vincitore del concorso Haarlem 2016, grazie alla collaborazione con la Fondazione Credito Bergamasco, «improvviserà sull’onda delle emozioni alla vista di alcuni dipinti di Lotto esposti alla mostra I capolavori della Santa Casa di Loreto, che sarà inaugurata a Palazzo Creberg il giorno del concerto», prosegue il direttore artistico.
Venerdì 13 si torna in Cattedrale con Edoardo Bellotti che, alla consolle dell’organo Bossi, proporrà delle improvvisazioni storiche in stile, divise tra il barocco, il settecento e l’ottocento italiano, e due digressioni sull’organo Corna: una su un frammento bachiano, l’altra, in prima assoluta italiana, su una composizione di HansOla Ericsson. «Quello di venerdì 20 sarà un concerto da far tremare i polsi — dice Galessi —. In Sant’Alessandro della Croce, dove è nato il festival, Ansgar Wallenhorst, alla consolle del monumentale Serassi, prendendo spunto dal 500° anniversario della riforma Luterana, eseguirà un programma incentrato sulla Corale». Martedì 24, in sala Piatti, David Cassan, unico nella storia a vincere di fila i tre più importanti concorsi d’improvvisazione (Haarlem, St.Albans, Chartres), sonorizzerà il film muto «Il Fantasma dell’Opera» di Julian Rupert. Gran finale in Santa Maria Maggiore venerdì 27 con Jürgen Essl. Già ospite nel 1996, improvviserà sull’Odissea di Omero, per concludere su temi suggeriti dal pubblico. E sarà «Improvisation, mon Amour».