Notte bianca del consiglio: 5 del mattino
Pontirolo, il muro contro muro fra maggioranza e opposizione dilata i tempi
Ah, che nostalgia le sedute parlamentari fiume della Prima Repubblica. Ecco, a chi mancassero ora può provare a seguire il consiglio comunale di Pontirolo che martedì è durato la bellezza di otto ore. Una maratona che ha avuto inizio alle 20.30 e si è chiusa alle 4.48 della mattina seguente su 17 punti, di cui solo due che non fossero interrogazioni o mozioni presentate dalla minoranza.
Insomma, roba che di solito va via veloce. Invece a Pontirolo è ormai muro contro muro tra maggioranza e opposizione e i tempi si dilatano mentre volano accuse incrociate. Da un lato il sindaco Gigliola Breviario e i suoi civici di centrosinistra tacciano la minoranza di ostruzionismo, dall’altra il gruppo di Nuova Pontirolo replica accusando chi governa di arroganza. Una maxi seduta nonostante l’anticipo dell’inizio dei lavori spostato appositamente dalle 21 alle 20.30. E per fortuna che per la prima volta nella storia amministrativa di Pontirolo il sindaco ha fatto applicare il regolamento che contingenta i tempi. Ma anche solo per prenderne atto ha richiesto mezz’ora.
«C’erano molte istanze che riguardano il paese che andavano chiarite — spiega dalla minoranza il consigliere Alessandro Vigenti —. Sono andato in consiglio nonostante non stessi bene e avessi la febbre a 38,5 perché ci tengo. La maggioranza soffre se l’opposizione fa il suo mestiere». «Il punto — gli fa eco il collega Giancarlo Sordelli, che alle 2.30 ha dovuto gettare la spugna per motivi di lavoro —, questa maggioranza è sempre stata abituata a gestire il paese come voleva, ma ora ha trovato gente preparata con cui fare i conti».
«Probabilmente ormai siamo gli unici in Lombardia a fare questi orari — commenta sconsolata la Breviario —, se togliamo due punti messi da noi all’ordine del giorno, erano tutte loro interpellanze e mozioni. In un caso hanno depositato addirittura due mozioni sul referendum regionale. Per ogni punto poi hanno continuato a chiedere la parola, a porre questioni, a chiedere il voto capitario. È evidente che si ciurli nel manico. Vogliono provocarci. Fanno ostruzionismo per cercare visibilità e per tentare di bloccare i lavori ma noi andiamo avanti, anche se dobbiamo tirare mattina».