Catanese (e discendente del fisico) ma milanese d’adozione
Un Majorana al Km Rosso «La ricerca più disponibile a dialogare con le imprese»
Cognomen omen. Oltre i titoli, le specializzazioni, le esperienze e i premi che, nella somma, producono un curriculum dal profilo altissimo, è il cognome che, di primo acchito, catalizza l’attenzione: Majorana. Il nuovo direttore del Parco Tecnologico Km Rosso è un 46enne catanese per dinastia, ma milanese d’azione, e porta in dote un cognome che vede, oltre ad un ministro del governo giolittiano, anche un prozio illustre, Ettore, il famoso fisico scomparso nel ’38. Vicenda irrisolta, avviluppata in una serie di ipotesi più disparate e congetture controverse che, con periodiche cadenze, rispuntano chiamando in causa i famigliari. Morto o vivo, rifugiato in Sud America o in un convento? Che ne pensate, voi parenti? Salvatore Majorana, ai giudizi evocativi sulla (affascinante) sparizione del prozio, ha sempre preferito evidenziare il lascito scientifico che, tra l’altro, trova rispondenza nelle titolazioni di parecchie scuole, soprattutto ad indirizzo tecnico- professionale sparse in Italia ( compreso l’istituto Majorana di Seriate).
Per sua stessa ammissione, Salvatore Majorana non ha una competenza specifica
sulla struttura della materia e l’antimateria, sui «fermioni di Majorana» («ma ho la sensazione che i suoi studi potranno avere un impatto vero nella vita di tutti i giorni», ha più volte rimarcato) pur occupandosi di attività scientifiche per lavoro (e per vocazione, verrebbe da dire).
Lascia Genova dove ha ricoperto il ruolo di direttore del «Technology Transfer» all’Istituto Italiano di Tecnologia, il grande moloch visibile quando si transita sull’autostrada per approdare in affaccio ad un’altra autostrada.
Dal 1° ottobre opererà in un parco scientifico che lo ha scelto, dopo un recruiting durato parecchi mesi, con l’obiettivo di costruire un «ponte» tra la tecnologia e le aziende. Esperto nella definizione di metodi e processi di trasferimento delle innovazioni tecnologiche nate dalla ricerca scientifica al tessuto industriale, Majorana è specialista nell’identificare modelli di business, nella strutturazione dei prodotti di ricerca e nello sviluppo di partnership strategiche con imprese e operatori finanziari. Ambiti, questi ultimi, nei quali ha maturato parecchie esperienze manageriali in società di investimento e di analisi (altra parte del curriculum di lunghezza autostradale).
Cambio della guardia Salvatore Majorana sostituisce Soncin, che dopo 15 anni torna nella sua Trieste
Tra i suoi mantra, spesso ripetuti in incontri: «La ricerca deve essere più disponibile a parlare con le imprese» e «lasciamo da parte interessi personali e facciamo sistema».
Come sempre, in queste occasioni i ringraziamenti vanno a chi lascia, Mirano Soncin torna nella sua Trieste.
Dopo 15 anni nel ruolo, i grazie alla sua operosa fattività non sono di cortesia.