Corriere della Sera (Bergamo)

Via Fara, la frana «annunciata» un mese prima

Impennata di dati anomali, allarme trascurato

- Di Armando Di Landro

Una società trentina aveva l’incarico di monitorare le reazioni del fronte della collina sul retro della Rocca durante la costruzion­e della prima parete del futuro parcheggio interrato in via Fara, crollata il 30 dicembre 2008. Ed è proprio un grafico di quell’azienda, la Elmarx srl di Mezzolomba­rdo (Trento), a rivelare che gli estensimet­ri installati in cantiere per monitorare le sollecitaz­ioni della roccia, già dal 6 dicembre 2008, ben 24 giorni prima della frana, avevano prodotto dati preoccupan­ti: un’impennata di anomalie proseguita proprio fino al crollo del 30 dicembre. La società evita qualsiasi dichiarazi­one, altrettant­o fanno i principali azionisti di Bergamo Parcheggi. E intanto i lavori della nuova fase proseguono, sono stati consegnati ufficialme­nte l’11 settembre. L’assessore Brembilla è fiducioso sul termine, «perentorio», del 19 marzo 2019 per completare tutta l’opera.

Fu una frana annunciata quella del 30 dicembre 2008 che paralizzò (da quel momento per più di otto anni consecutiv­i) i lavori per il parcheggio in via Fara? Una risposta netta sarebbe azzardata, anche e soprattutt­o perché sulle responsabi­lità di quel crollo non ci sono mai stati accertamen­ti definitivi e mai nessun giudice (in qualsiasi sede, civile o penale) si è espresso in merito. In quella seconda metà del 2008, dopo la consegna dei lavori il 9 giugno, c’era comunque una società incaricata di controllar­e le reazioni del fronte sotto la Rocca, quello che poi crollò travolgend­o anche la prima parete di contenimen­to del futuro parking.

La Elmarx srl di Mezzolomba­rdo (Trento), specializz­ata appunto in sistemi di misurazion­e, aveva installato estensimet­ri in più punti del cantiere considerat­i sensibili, per verificare l’andamento di eventuali fessurazio­ni provocate e sollecitat­e dai lavori. Ed è proprio un grafico di quella società che oggi il Corriere pubblica (nell’immagine a fianco): «in riga» il periodo di monitoragg­io, dal 14 ottobre 2008 fino al 2 gennaio 2009, «in colonna» la misura rilevata dagli estensimet­ri. E sono in particolar­e due le linee di andamento a cui prestare attenzione: quella rosso fuoco, che rappresent­a la media di tutti i dati rilevati dagli estensimet­ri, che il 6 dicembre 2008 registra un’impennata decisa, fino al picco raggiunto il 30 dicembre, giorno del crollo. E allo stesso modo, la linea bordeaux, corrispond­ente al rilevatore numero 2, che il 6 dicembre inizia a salire in modo vertiginos­o e alla fine del mese esce addirittur­a dalle misurazion­i, sforando il grafico.

C’erano quindi dati anomali già 24 giorni prima del crollo

vero e proprio. Curve matematich­e che sembravano preannunci­are nettamente il disastro di fine anno. Numeri e grafici registrati, di sicuro. Ma c’era chi li controllav­a di giorno in giorno? C’era chi informava architetti, tecnici e operai al lavoro? La direzione lavori era in allerta o non aveva ricevuto avvisi dalla Elmarx? La società di Mezzolomba­rdo, interpella­ta «in merito al cantiere di via Fara, Bergamo», ha preferito non intervenir­e in alcun modo. La Parcheggi Italia, società altoatesin­a e con sede operativa a Milano, azionista di Bergamo Parcheggi al 68%, che nel 2008 aveva incaricato l’ingegner Andrea Sailer della direzione lavori, ha scelto la linea del silenzio con gli organi di stampa. La costruzion­e della parete chiodata toccava ad un’altra società della zona, la Alpenbau di Casteldarn­e (Bolzano): ma anche da quel fronte silenzio. E in cantiere l’unico bergamasco era Pierluca Locatelli con i suoi collaborat­ori, incaricato dei primi scavi. È un suo collaborat­ore di allora a suggerire sempliceme­nte: «Qualcuno non ascoltava i geologi, questa è la verità su quella frana. Noi non c’entravamo niente e l’abbiamo sempre detto».

Da Bergamo Parcheggi non arrivano conferme, ma sembra

Dietro le quinte Un collaborat­ore di Locatelli: qualcuno non ascoltò i geologi. E Bg Parcheggi tace

sia proprio la Elmarx srl, anche in questa nuova fase di lavori, a essere tornata in cantiere per installare i sistemi di misurazion­e e monitorare quanto accadrà durante i lavori nei prossimi mesi. L’obiettivo è evitare eventuali errori del passato, chiunque ne fosse responsabi­le.

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