Schianto in moto, lo choc del sacerdote
Bonate Sopra: va a benedire la salma e riconosce il ragazzo di Gorle dove fece il parroco
Lucas Tonoli ( foto), 20 anni, è morto ieri in un incidente stradale avvenuto a Bonate Sopra. In sella alla sua moto, si è schiantato all’inizio della galleria dell’Asse interurbano, verso Lecco. Lucas era nato in Brasile ed era stato adottato nel 2009 da una coppia di Gorle insieme al fratello minore, Fabio. Per una coincidenza, è stato l’ex parroco di Gorle, ora a Bonate, a dargli per primo la benedizione.
La telefonata, a don Francesco Tasca, è arrivata nel primo pomeriggio. Dal vigile. «Mi ha chiesto se potevo andare al cimitero per dare la benedizione a un ragazzo appena morto in un incidente in moto». L’agente non gli ha fatto nomi. Non ha specificato luoghi. «Quando sono entrato nella camera mortuaria, mi sono trovato davanti Lucas». Al sacerdote era rimasto impresso da bambino, vuoi per la sua storia di orfano adottato. Lo ha riconosciuto «da quei bellissimi capelli che hanno i brasiliani». A qualcuno, poi, è sembrato di ricordare il cognome letto sui documenti, Tonoli. E il don ha avuto la conferma.
Lucas Tonoli, 20 anni, di Campinas, vicino a San Paolo, è morto ieri, alle 12.30, a Bonate Sopra. Si è schiantato in moto all’inizio della galleria dell’asse interurbano, direzione Lecco. La sua famiglia italiana, Raffaella e Maurizio Tonoli, lo avevano accolto a novembre 2009 insieme al fratellino Fabio, che oggi ha 14 anni. Vivono a Gorle, dove don Francesco è stato parroco prima di trasferirsi a Bonate Sopra nel 2013. Proprio attraverso il notiziario parrocchiale i Tonoli avevano accettato di raccontare il loro viaggio dall’altra parte dell’oceano per realizzare il sogno di diventare genitori. Ieri, non hanno avuto la forza di effettuare il riconoscimento, lasciato a uno zio. Nell’attesa che quest’ultimo raggiungesse Bonate, congestionata dal traffico per via dell’incidente, c’era il prete con Lucas.
Secondo la ricostruzione della polizia stradale, il ventenne avrebbe fatto tutto da solo. Il testimone più attendibile, perché arrivato un attimo dopo lo schianto, sostiene di avere visto soltanto il giovane a terra e il suo Derbi 125 poco più avanti. L’impatto è avvenuto all’imbocco del tunnel contro il muro sul lato sinistro. Impossibile dire cosa l’abbia provocato, ma per la procura non servono altri accertamenti. Il nulla osta per i funerali (ancora da fissare la data) è arrivato nel giro di poche ore. Lucas studiava ancora, faceva la quinta al Secco Suardo. Sembra che stesse andando a consegnare qualcosa, ieri, quando ha imboccato l’Asse. Su Facebook, i Red Hot Chili Peppers come foto di copertina e lui in gara per il profilo. Correva per la Bergamo Stars Atletica, dove tocca al presidente Dante Acerbis trovare le parole: «Era un ragazzo d’oro, sempre con quel sorriso. Le sue specialità erano i 200 e i 400 metri. Era anche migliorato, nei 400 era sceso sotto i 50 secondi». Don Francesco: «Lucas era un ragazzino pacato e aveva un forte senso di protezione per il fratello, più vivace». In quell’articolo sul notiziario, i genitori avevano ricapitolato la trafila per ottenere l’adozione e le prime due settimane tutti e quattro insieme. Le avevano passate a Porto Seguro, perché i bambini non avevano mai visto il mare.
Il parroco A Gorle fino a 4 anni fa, ora a Bonate, don Tasca ha riconosciuto il ragazzo al cimitero La passione Lucas correva per la Bergamo Stars Atletica: la sua specialità erano i 200 e 400 metri