Ai lavori forzati: partite no stop fino all’Epifania
Coppa Italia, campionato ed Europa: con l’Inter via alla maratona atalantina che terminerà all’Epifania
Epifania, tutte le partite si porta via. Almeno per due settimane. Quando è in programma la prossima pausa del campionato. Che quest’anno, per la prima volta, è slittata in avanti. Durante le feste, in Serie A, si gioca. Con tanta gioia per i tifosi che dovrebbero andare più volentieri allo stadio, sfruttando il periodo di ferie natalizie (almeno secondo i vertici della Lega che hanno proposto e approvato la modifica rivoluzionaria del calendario), con un po’ meno gioia per gli atalantini che affronteranno l’ennesimo tour de force della stagione.
Da domenica, posticipo serale a San Siro contro l’Inter, al 6 gennaio, i nerazzurri corrono il rischio di giocare 12 partite in 48 giorni. Una ogni quattro. «Corrono il rischio», perché le gare potrebbero diminuire a 11 nel caso venissero eliminati immediatamente dalla Coppa Italia. Il 20 dicembre a Bergamo è in programma l’ottavo di finale con o Sassuolo o Bari e nel caso di passaggio del turno, i quarti si disputano il 2 gennaio (verosimilmente con il Napoli). Insomma, vietati i bagordi per Capodanno perché dopo 24 ore bisognerà correre in campo. Senza contare che pure il 30 dicembre la Serie A sarà attiva. L’Atalanta riceve il Cagliari alle 15, unica gara delle 12 in cui gioca nell’orario canonico.
L’infornata di partite chiarirà ulteriormente i destini stagionali bergamaschi. Assodato che a meno di un cataclisma la qualificazione ai sedicesimi di Europa League è fatta, c’è da capire se Gasperini vorrà spremere i suoi per vincere il girone ed evitare possibili squadroni al sorteggio dell’11 dicembre a Nyon, in Svizzera, oppure se sceglierà di togliere il piede dall’acceleratore e «accontentarsi» del secondo posto. In ogni caso sarà decisiva la sfida con il Lione del 7 dicembre a Reggio Emilia. Capitolo campionato. Le 8 sfide di Serie A mettono di fronte agli orobici squadroni (Inter e Milan, entrambe a San Siro, e Lazio) e impegni più abbordabili. Su tutti, il Benevento il 27 novembre. Dopo l’Epifania si deciderà l’obiettivo «vero»: attacco alla zona europea o salvezza, magari tranquilla a metà classifica? Se dovesse verificarsi il secondo caso gli unici due modi per
rivedere il continente l’anno prossimo sono: vincere l’Europa League (i nerazzurri finirebbero addirittura in Champions) oppure fare bene in Coppa Italia. Il 6 gennaio l’Atalanta saprà già se sarà tra le quattro semifinaliste — con buona possibilità di entrare in Europa dalla «porta di servizio» — o meno.
Il primo ostacolo è l’Inter dell’ex Gagliardini e, soprattutto, di Spalletti il quale ha
Ultima gara Decisiva, per la vittoria del girone, la sfida a Reggio Emilia con il Lione del 7 dicembre
ridato fiducia (e punti) a un ambiente scoraggiato dopo la scorsa brutta stagione, terminata in settima posizione. Nell’Atalanta mancheranno certamente l’infortunato Spinazzola e lo squalificato Freuler. Tutti abili e arruolabili gli altri, compreso chi è stato impegnato in Nazionale. Come abile e arruolabile, in casa Inter, è Icardi, che ha recuperato dal guaio al ginocchio. «Abbiamo lavorato bene, siamo pronti per un’altra battaglia e per prenderci i tre punti», le parole di Ranocchia pensando, magari, anche al 7-1 rifilato ai bergamaschi a marzo.