LE SFIDE 4.0
BUROCRAZIA E DIDATTICA Certificati anagrafici ai Centri terza età con gli anziani-tutor
Chi li frequenta spesso dice che è riduttivo pensare che nei Centri terza età si passi il tempo solo a giocare a carte. Oggi gli anziani organizzano eventi culturali e navigano in internet. Sono «smart», quasi quanto i loro nipoti. Così il Comune di Bergamo ha pensato di coinvolgerli in un progetto che unisce due settori, l’anagrafe e l’innovazione. Dall’inizio di dicembre, gli anziani di alcuni Centri terza età — quelli di Boccaleone, Valtesse, Colognola, Villaggio degli Sposi, Carnovali, San Tomaso e Longuelo — potranno anche aiutare i cittadini che hanno bisogno di certificati anagrafici. Come? Questi sette Centri diventeranno «Punti facili», cioè sezioni decentrate del Comune, in cui richiedere i certificati anagrafici, quello di nascita per esempio o quello di matrimonio. Resteranno aperti a rotazione un giorno a settimana, sia al mattino che al pomeriggio (gli orari verranno pubblicati sul sito di Palazzo Frizzoni). Saranno gli anziani — che sono stati formati dai dipendenti del Comune — a fare da tutor ai cittadini, per aiutarli a stampare il documento sul posto, al Centro terza età appunto, oppure a compilarlo nel modo corretto. E il documento sarà gratuito: niente diritti di segreteria, come quando si richiede il certificato on line.
Con questi servizi di prossimità, il Comune si avvicina ai quartieri, dando la possibilità ai cittadini di evitare la sede centrale Giacomo Angeloni Assessore
ai Servizi demografici
«Con questi servizi di prossimità — dice l’assessore ai Servizi demografici, Giacomo Angeloni — il Comune si avvicina ai quartieri, dando la possibilità ai cittadini di evitare la sede centrale. Altri Centri terza età stanno chiedendo di rientrare nel progetto, che si espanderà».
Nel 2018 i Centri verranno dotati di fibra ottica e connessi al Bergamo WiFi. «I frequentatori dei Centri terza età — dice l’assessore alla Coesione sociale Maria Carolina Marchesi — si potranno mettere alla prova e avranno la possibilità di imparare nuove attività. Questa nuova sfida li porterà a svolgere attività sociali fondamentali e a diventare dunque un punto di riferimento per la comunità».