Luoghi del cuore Appello per salvare San Nicola
L’appello: servono ancora sessantamila euro per il restauro del soffitto in cotto dipinto Lanciata la raccolta fondi «Adotta una formella»
Il «luogo del cuore» sarà salvato. Il Fai stanzia 30 mila euro per il convento di San Nicola, ad Almenno San Salvatore, che l’anno scorso, grazie ai 29.735 voti dei visitatori, si è piazzato al sesto posto nella classifica nazionale dei «Luoghi del cuore» del Fai. Alla cifra si sommano altri 100 mila euro, dono di privati e associazioni.
I fondi serviranno ad avviare, nei prossimi mesi, il restauro del complesso. Claudio Cecchinelli, capo delegazione del Fai di Bergamo, sottolinea «l’eccezionalità del progetto» e la «bellezza del luogo». Gli interventi necessari sono molti. Il più importante è alle formelle in maiolica dipinta che rivestono il soffitto. «Il recupero completo — dice il presidente dell’Antenna europea del Romanico Alberto Barzanò — richiede in intervento da 90 mila euro. Il Fai ne stanzia 30 mila. Per i restanti 60 mila, abbiamo lanciato una campagna di raccolta, “Adotta una formella”». La donazione può essere fatta alla Fondazione Lemine, costituita a febbraio, che in questi giorni subentrerà all’Antenna nella gestione del Parco del Romanico, la Madonna del Castello, la chiesa di San Giorgio e la Rotonda di San Tomè. «Una rottura solo di forma, perché di fatto c’è continuità», sottolinea il presidente della Fondazione Lemine Giulio Mauri.
I primi ad «adottare una formella» sono i distretti della Lombardia del Rotary, che ieri hanno donato 3 mila euro. «Il recupero di questo luogo è il recupero di un’identità», commenta il presidente del distretto 2042 del Rotary Nicola Guastadisegni. Oltre alla sistemazione delle formelle, serve la messa in sicurezza del tetto, che è dissestato, e il campanile, in pietra calcarea bianca, dove il manto di copertura è danneggiato anche a causa di fulmini che l’hanno colpito di recente. Urgente il rifacimento della struttura delle campane. Per questi lavori, il Comitato San Nicola ha raccolto 30 mila euro. «Siamo gli abitanti delle cascine costruite attorno alla chiesa e al convento — si presenta Antonio Rota, del Comitato —. Per noi questa opportunità ha un significato affettivo, oltre che artistico».
Il valore artistico non è certo da meno, in un luogo che nacque alla fine del ‘400, dopo che un’epidemia di peste portò i cittadini a fare voto e a costruire prima una cappella, e poi la chiesa e il convento. La chiesa, a navata unica, vanta sei cappelle decorate con stucchi e dipinti, e un organo Antegnati, realizzato dalla storica famiglia di costruttori di organi alla fine del ‘500.
Un patrimonio del genere va valorizzato anche grazie alla giusta illuminazione, che deve essere al tempo stesso delicata e suggestiva. Allo studio e all’installazione delle nuovi luci contribuiranno le ditte Artemide e Ossidazione Anodica srl, stanziando rispettivamente 32 mila e 38 mila euro. Ai contributi si aggiungono i 3 mila euro della famiglia Lurani Cernuschi e i 1.000 del Comune di Almenno San Salvatore. Nei prossimi mesi saranno presentati i progetti di restauro, che la Soprintendenza dovrà approvare. «Spesso cambiano in corso d’opera — spiega l’architetto Gaetano Puglielli, della Soprintendenza —. Quando per la prima volta dopo tanto tempo lo si guarda da vicino, è il bene stesso a dirci di che cosa ha bisogno per essere salvato».