«Il rogo è doloso chi ha visto si faccia avanti»
L’attrazione bruciata è stata abbattuta e portata via, la settimana prossima ne verrà montata un’altra
Il braccio meccanico della gru brutalizza la giostra, la afferra e la fa girare a forza, abbatte la copertura, strappa i brandelli di impalcatura e poi li butta nel cassone del camion. E così finisce l’«Antica giostra a cavalli» della ditta Formaggia che per 20 anni a Natale ha portato a spasso centinaia di bambini, prima di essere devastata dall’incendio di mercoledì sera. Trentasei ore dopo il rogo, i proprietari hanno trovato una ditta coi macchinari, hanno chiamato a raccolta un gruppo di amici e hanno iniziato a demolire ciò che restava della giostra. Poi dovranno pagare una ditta per ripulire piazza Vittorio Veneto.
Per polizia locale e vigili del fuoco non ci sono dubbi: a far divampare le fiamme è stato un guasto. «Ma io non ci credo — replica Marina Formaggia, quarta generazione dei giostrai lecchesi che possedevano la giostra da 60 anni —. Penso che il fuoco sia stato appiccato da qualcuno e lancio un appello: chi ha visto qualcosa parli». Marina Formaggia spiega la sua idea: «Di olio nel meccanismo ce n’era poco e quindi non può esserci stato surriscaldamento, e quando ce ne siamo andati l’impianto elettrico era staccato e quindi non può esserci stato un corto circuito. L’unica spiegazione è che qualcuno abbia appiccato il fuoco. Ma qui in zona le telecamere non funzionano o sono puntate altrove. Su Internet qualcuno ci ha accusato di avere bruciato la giostra per l’assicurazione, che però non avevamo».
Dalla prossima settimana la ditta porterà in piazza la giostra di riserva: «Dobbiamo farlo entro sabato. Stiamo per perderemo un week end di incassi e dobbiamo salvare i due prima di Santa Lucia, che sono quelli in cui si incassa davvero. Resteremo qui fino all’Epifania, ma dopo Santa Lucia le famiglie vanno ai centri commerciali e in centro vengono in pochi». Mentre tutto intorno volano brandelli della resina che costituiva rivestimenti e attrazioni, in un angolo resta appoggiato un cavallino giallo, l’unico risparmiato dalle fiamme: «Lo metterò nel mio giardino, come ricordo della nostra bellissima giostra».