Corriere della Sera (Bergamo)

A DUE VELOCITÀ

- di Simone Bianco

Bergamo è una città cambiata. Il turismo sta condiziona­ndo nel bene e nel male Città Alta. Porta soldi e lavoro, è arrivata la tutela dell’Unesco sulle Mura ma è arrivata anche la massa difficile da gestire dei vacanzieri mordi e fuggi. Pure ai piedi delle Mura le cose sono diverse: più eventi, l’esplosione della ristorazio­ne, più gente per le strade del centro, attraversa­to dalle sofferenze del commercio. Soprattutt­o, gli anni della giunta Gori saranno ricordati per i grandi progetti che sono passati dalla carta al cantiere, in alcuni casi dopo decenni di ipotesi, annunci e imprevisti assortiti: il parcheggio di via Fara, la sede universita­ria alla Montelungo, l’Accademia della Finanza ai Riuniti, l’Atalanta che compra lo stadio e lo porta in Europa, i lavori al Donizetti che partiranno subito dopo le feste. La lista è lunga e prevede molti altri interventi anche per il 2018. Una ripresa dovuta in parte agli investimen­ti privati (vedi operazione ex Ote di Bosatelli), ma non si può negare che questa amministra­zione abbia da vantare più risultati rispetto ai predecesso­ri. Al tempo stesso c’è una città che non cresce e non migliora. Nella zona della stazione va in scena la rappresent­azione di tutte le sconfitte della politica, non solo e non tanto a livello locale: la gestione inefficace del fenomeno migratorio (lo riconosce lo stesso Gori), la sicurezza che è impossibil­e garantire proprio in aree così importanti. Non sono cose piccole e, soprattutt­o, sono decisive nella testa di chi a Bergamo vive e vota.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy