Raccolti 100 mila euro per la tecnologia dei raggi salvavita
Il progetto Iort continuerà. Sono stati raccolti i 100 mila euro necessari, e le onlus «Cancro primo aiuto», «Associazione oncologica bergamasca» e «Associazione cure palliative» li hanno consegnati ieri all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Insieme ai 400 mila erogati dalla Regione Lombardia, renderanno possibile l’aggiornamento della strumentazione Iort. Questa tecnologia permette, durante l’intervento chi-rurgico al seno, di distruggere eventuali cellule maligne residue somministrando un’elevata dose di radiazioni circoscritte alla sede del tumore. Così la paziente può evitare di sottoporsi alla radioterapia in seguito. «Dal 2006 a oggi — evidenzia il direttore di Chirurgia senologica Privato Fenaroli — sono state curate con questo metodo più di 900 donne». Il direttore generale del Papa Giovanni Carlo Nicora commenta che grazie al rinnovamento della tecnologia Iort, «queste donne hanno uno strumento in più». La raccolta fondi, che ha avuto come madrina d’eccezione Cristina Parodi, è partita a settembre 2016 e da allora sono stati organizzati concerti ed eventi per contribuire, tra amministrazioni pubbliche, associazioni anche sportive come Atalanta, Foppapedretti, Olimpia Volley Bergamo, e privati come la gioielleria Agapanthus, che ha realizzato dei gioielli, e le «Artiste per gioco», che hanno venduto 50 quadri.