Corriere della Sera (Bergamo)

Ami, morta in sella alla sua bicicletta E Marco, 15 anni, travolto sulle strisce

Studente di Predore rimasto a piedi, travolto a Villongo: muore due giorni dopo

- Accomanno

Notte di Natale tragica sulle strade della Bergamasca. In Città Alta è morta Amarilli Elena Corti, 22 anni: era in sella alla sua bici elettrica in via Tre Armi, quando si è scontrata contro un’auto. Aveva trascorso la serata della vigilia lavorando come baby sitter e stava tornando a casa in via Moroni. È morto invece ieri Marco Ciuferri, 15 anni, di Predore, che era rimasto coinvolto in un incidente a Villongo la sera della vigilia di Natale. Stava spingendo a mano lo scooter, quando è stato travolto da un’auto. I familiari hanno acconsenti­to alla donazione degli organi.

È già calato il buio sulla piazza di Predore, quando le campane della parrocchia­le iniziano a suonare. Il sacerdote ha appena ricevuto la tragica notizia: Marco Ciuferri, 15 anni, studente all’Is Serafino Riva di Sarnico, è morto 36 ore dopo l’incidente a Villongo, nella serata della vigilia. I soccorsi e l’intervento dei medici dell’ospedale Papa Giovanni non sono serviti. E gli amici sono in lacrime, si ritrovano in paese, lo ricordano.

Sabato, 23 dicembre, Marco era uscito di casa per l’ultimo giorno di scuola e un po’ di vestiti nello zaino: sarebbe rimasto a dormire da un amico, a Foresto Sparso. E nella serata successiva, quella della vigilia, alle 23 era ancora in zona, a Villongo. Non è ancora chiaro se avesse finito la benzina dello scooter, o se il motorino avesse qualche problema tecnico. Di certo, però, lo stava spingendo a mano, all’incrocio tra la provincial­e 79 per Adrara e via del Maglio, a pochi metri dallo stabilimen­to dell’azienda Oldrati. E proprio sulle strisce, secondo i rilievi dei carabinier­i di Sarnico, era stato travolto da una Ford Focus che viaggiava in direzione del centro di Villongo. Il conducente è rimasto ferito in modo non grave. Risulta indagato per omicidio stradale: i carabinier­i attendono l’esito degli esami del sangue per valutare se avesse assunto alcol o stupefacen­ti. Le condizioni di Marco Ciuferri, invece, sono apparse subito disperate: è morto ieri alle 10 al Papa Giovanni. In ospedale, nella speranza di non dover ricevere la notizia più tragica, c’erano anche il padre Diego e la compagna Carmen: con loro e con il fratellino Luca, Marco viveva a Predore da tre anni, dopo aver lasciato la ca- sa della madre a Vertova. A Natale e ieri c’era anche lei, a sperare che ce la facesse, che potesse accadere qualcosa. Invece non è stato così e i familiari hanno acconsenti­to all’espianto degli organi.

«Era un ragazzo disponibil­e, volenteros­o, in estate era stato animatore in oratorio», ha raccontato ieri il parroco di Predore, don Alessandro Gipponi. Carlotta Sacella, 16 anni, va incontro a Nadir Mouisse, suo coetaneo, italo marocchino. Piange, si stropiccia gli occhi, poi inizia a ricordare Marco, con gli altri: era suo vicino di casa, era stato il fidanzatin­o di sua sorella Rebecca, passava tanti pomeriggi all’oratorio, al calcio balilla, oppure, con gli stessi amici, ai videogioch­i. Le sue passioni erano due: oltre al calcio e alla Juventus, che guardava sempre con il fratellino Luca , anche il motociclis­mo e il disegno. Con aspirazion­i da writer: con un gruppo di amici aveva utilizzato spesso in paese un particolar­e tag, «Snk», tappezzand­o Predore in più punti.

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Amarilli Elena Corti aveva 22 anni e abitava in via Moroni
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Marco Ciuferri, di Predore
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La «firma» Snk era il tag utilizzato da Marco Ciuferri, come writer, a Predore

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