Tra carneadi e rampanti I mal di pancia dei grillini
Alla Camera Guia Termini, capolista, ha ottime chance di elezione. Zucca e Cicolari al Senato Fanno discutere i candidati ignoti agli attivisti. E il malumore serpeggia tra i sostenitori storici
Ci sono nomi conosciuti, almeno tra gli attivisti del M5S, e altri mai sentiti. Sono stati pubblicati i nomi dei candidati nei collegi plurinominali alla Camera e al Senato. Un elenco che ha provocato anche qualche malumore tra gli attivisti.
C’è qualche nome conosciuto, almeno tra gli attivisti del Movimento 5 Stelle, e altri mai sentiti. Dopo le parlamentarie on line, sono stati pubblicati i candidati nei collegi plurinominali alla Camera e al Senato. Un elenco che ha provocato anche qualche malumore tra gli attivisti, pure quelli bergamaschi. «Ci sono candidati che non conosce nessuno. Chi li ha votati?», si chiedono i sostenitori del M5S. Nelle chat i grillini discutono. Qualcuno si arrabbia e dice che vanno cambiate le regole. Qualcun altro prova a indagare per capire chi siano i candidati che il 4 marzo si giocheranno una poltrona in Parlamento.
Nel collegio plurinominale della Camera, il primo nome è quello di Guia Termini, di Treviglio, che aveva provato anche a entrare in Consiglio comunale a Treviglio nel 2016 e aveva ottenuto 60 preferenze. In quel caso non ce l’aveva fatta, ora le sue chance di elezione sono molto alte. Impossibile contattarla: al telefono non risponde, sui social nemmeno. L’impressione è che lo staff del Movimento abbia imposto ai candidati di non parlare. Così diventa difficile anche solo tracciare il profilo di candidati poco noti o del tutto sconosciuti. Come Devis Dori, 38 anni, di Ghisalba. Trovare un attivista cinquestelle che lo conosca è impossibile. Pure il candidato governatore Dario Violi deve ammettere di non conoscerlo. «E questo chi è?», chiede qualcuno in chat. «Dov’è stato finora mentre facevamo noi i gazebo nelle piazze?», si chiede qualcun altro. Tocca affidarsi a internet per trovare (a fatica) qualche informazione e un numero di telefono. Dopo vari tentativi, Devis Dori risponde, ma dice poco. Conferma di avere 38 anni, di abitare a Ghisalba, di non avere profili social, di essere iscritto all’Albo degli Avvocati, ma di fare l’insegnante di cittadinanza e costituzione alla scuola media della Sacra Famiglia di Martinengo. Tutto il resto si scoprirà «nei prossimi tempi». Impossibile chiedergli se frequenta qualche gruppo a cinquestelle. Non è il caso di parlarne ora, dice. Non si sa da quanto tempo sia iscritto al Movimento e nemmeno quanti voti abbia preso, perché lo staff dei cinquestelle non ha ancora svelato il numero di preferenze raccolte da ciascun candidato. Un’incertezza che provoca qualche malumore, anche se sono i candidati sconosciuti a provocare più nervosismo.
«Capisco — dice il consigliere comunale a Bergamo Marcello Zenoni — che qualcuno sia perplesso sui candidati poco conosciuti, però è la democrazia dal basso voluta dal Movimento 5 Stelle». Anche l’altro consigliere comunale a Bergamo, Fabio Gregorelli, è d’accordo: «Le regole sono queste, a qualcuno piacciono, ad altri no. Si sapeva che si sarebbe potuto candidare chiunque. Sta poi all’onestà intellettuale delle persone dare il proprio contributo al Movimento». Gli altri due nomi nel collegio della Camera sono quelli di Monica Ferraris, attivista di Albino, e James Marchesi. Anche questo è un nome sconosciuto agli attivisti. Si sa che ha 34 anni ed è di San Paolo d’Argon, dove fa il medico. Sulla piattaforma grillina Rousseau si trova traccia di una sua proposta per introdurre l’educazione sanitaria a scuola come materia obbligatoria per tutti. Di più non si trova e lui al telefono non risponde.
Più noti i nomi in corsa per il Senato. Ci sono due bresciani, il senatore uscente Vito Crimi e il consigliere regionale Giampietro Maccabiani, e due bergamasche, Roberta Zucca e Marta Cicolari.
Le regole sono queste: si possono candidare anche gli sconosciuti. Sta poi all’onestà dei singoli dare il proprio contributo al Movimento Fabio Gregorelli M5S