Alimenti alla figlia Chiesta condanna per Vainsteins
Proprio nel 2000, l’anno in cui aveva conquistato la maglia iridata al mondiale su strada di Plouay, in Francia, il campione lettone Romans Vainsteins si era separato dalla moglie, con cui aveva preso casa nella seconda metà degli anni ‘90 a Stezzano, perché si allenava soprattutto nel Nord Italia, correndo per la Vini Caldirola. Vainsteins aveva scelto di tornare in Lettonia, con una nuova compagna, dopo aver concordato, con la separazione, il versamento di 500 euro al mese alla figlia, nata nel 1997. Un impegno che, secondo l’ex moglie, il campione di ciclismo non ha mantenuto. Versamenti regolari dal 2000 fino al 2009, poi assegni che hanno coperto parzialmente le mensilità del 2010 e del 2011. Quindi il nulla, dal 2012, secondo la denuncia della compagna di allora. Ieri, in aula di fronte al giudice monocratico di Bergamo, la deposizione della donna, che ha parlato degli accordi al momento della separazione. «Con lui avevamo una casa grande in Lettonia, e una molto bella anche in Italia. Nel 2000, prima di andarsene, gli avevo chiesto di lasciarmi una casa di proprietà a Stezzano, ma era andata diversamente. Ora non mi interessano le abitazioni, ma voglio solo che il mio ex marito mantenga gli impegni con sua figlia». L’accusa ha chiesto 4 mesi di reclusione e 300 euro di multa per l’ex ciclista. Domani la sentenza.