Da Zelig Marta e Gianluca Indagine demenziale sull’amore CINEMA CITTÀ E PROVINCIA
I loro speed date sono un cult della comicità. Un gioco, che vede faccia a faccia, seduti a un tavolino, due sconosciuti, talmente fallimentare da sfociare nella risata. Se non scatta la scintilla, con un campanellino si manda via il pretendente e si chiama il prossimo. Marta e Gianluca porteranno il loro cavallo di battaglia, venerdì, al Tnt di Treviglio, in «Innamoratissimo in preda ad uno spasimo», ovvero uno spettacolo cinico e demenziale sull’amore in tutte le sue declinazioni (alle 21, ingresso 18 euro). In uno sketch possono apparire anche una decina di figure, dalla professoressa cattiva che interroga il partner senza pietà dandogli zero e lui inventa ogni scusa per non aver studiato a Vittoria di Monopoli che incontra Pareggio a Risiko fino alla coppia più famosa, Ramona la pantera di Tortona e Nicola il mandrillo di Cerignola. «Marta è esasperata, per strada la fermano chiamandola Ramona, non credo la impersonerà», mette le mani avanti De Angelis. «Ci sarà comunque la vamp che si arrapa per qualsiasi cosa — smentisce Zoboli, l’attrice trevigliese —: i nostri speed date sono quadretti, abbiamo 30 secondi per caratterizzare un personaggio dandogli colore». Nello show ci sarà anche l’intervista doppia, in stile «Iene», ad Adamo ed Eva per indagare sulle relazioni fin dagli antenati.
«Un pezzo che rifaremo in versione cabarettistica per parlare sull’amore dal luogo dove è nata la relazione, il giardino — anticipa Marta —: Adamo se ne stava tranquillo in compagnia dei suoi animali finché è arrivata lei a scombussolargli la vita». Non mancheranno il numero della visita all’appartamento con la coppia che si affida alle agenzie, ritrovandosi in un buco fatiscente senza la luce, dunque dai risvolti inquietanti. E il tentativo della femmina di far ridere quanto il maschio. «Se ne potrebbe discutere nelle aule delle università, è oggettivo che per una donna, tanto più se avvenente, è complicato provocare la risata, ma Marta riesce a prendersi in giro e poi lei è già bella, non è come quelle comiche che cercano di diventare affascinanti all’improvviso». Figlia dell’ex primario di oculistica dell’ospedale di Treviglio, la Zoboli ha conseguito il master in drammaturgia al Piccolo Teatro, mentre a Parigi si è diplomata alla scuola di Philippe Gaulier. «Capisco che per la donna rendersi ridicola possa essere sgradevole — dice —. Ma io mi diverto a fare figuracce, fin da bambina e anche se ero timida non provavo imbarazzo, ribaltavo la situazione». Ma ai veri speed date avete partecipato? «Al di là delle mie disavventure amorose prima di sposarmi, mai. La nostra fonte sono gli happy hour milanesi — ammette lui —. Però, diciamo anche che io sono un sex symbol devastante». «Non posso che confermare, Gianluca ringiovanisce con il passare dell’età. Se lo vedevate a trent’anni sembrava anziano, oggi con il lievitare della pancia ha il suo fascino».