L’Ats: ostriche contaminate nell’allevamento
Il caso al ristorante San Martino. Il verdetto dell’Ats: problema nel bacino di allevamento
Dopo la cena al ristorante venti persone si erano sentite male, a dicembre. Nel mirino erano finite le ostriche servite in tavola. La responsabilità, si scopre ora, non è del locale, il San Martino di Treviglio. I molluschi erano contaminati all’origine.
La sua stella (Michelin) non si è appannata e ora tira un sospiro di sollievo il ristorante San Martino di Treviglio, tempio dei gourmet della Bassa, che a inizio dicembre era finito nella bufera perché alcuni clienti avevano accusato problemi dopo una cena a base di ostriche. A quasi due mesi dal fatto emerge dai controlli dell’Ats che il ristorante non ha colpe. Il problema è all’origine, deriva dal bacino di allevamento dei molluschi. «Sapevamo di aver sempre lavorato al meglio — spiega Paolo Colleoni della famiglia che ha fondato il San Martino e lo gestisce —, ora possiamo ribadirlo carte alla mano. Siamo stati buttati in pasto all’opinione pubblica ma il nostro ristorante è stato vittima della situazione».
La vicenda risale al 7 dicembre: in sala al San Martino ci sono due comitive per un totale di 80 persone. Sul tavolo non mancano le crudité di pesce e le ostriche che sono uno dei punti di forza del locale. Passano tre giorni e due avventori si presentano al pronto soccorso per gastroenterite, in tutto una ventina hanno problemi. Scattano i controlli dell’Ats che il 12 dicembre fa un sopralluogo nel ristorante. «Si era già capito — precisa Paolo Colleoni —, che non si trattava di un’intossicazione perché altrimenti avrebbe colpito tutti i clienti e con tempi più rapidi. All’Ats abbiamo fornito un campione delle ostriche. Ne trattiamo oltre 2 tonnellate all’anno comprandole da una ditta di Riec sur Belon, in Bretagna, nella Francia del Nord. Seguiamo con cura tutto l’iter previsto, si mantiene la catena del freddo e ogni mollusco servito deve essere ancora vivo. Tutto il personale è stato sottoposto ai test sulla salmonella ma è risultato negativo».
Le analisi sul campione prelevato hanno poi rivelato l’origine dei malori: il responsabile è il norovirus, la causa più diffusa per le gastroente- riti. La contaminazione però non è avvenuta lungo la filiera che ha portato le ostriche in tavola, ma in Francia nel bacino dall’allevamento. Fatto che ha portato poi il Rasff, Rapid Alert System for Food and Feed, dell’Unione europea a diramare un allarme sulla partita di molluschi chiedendone il ritiro. «Sotto Natale questa vicenda poteva avere delle ripercussioni sul buon nome del locale — conclude Colleoni —, la nostra clientela però ci è affezionata e sa con che costanza curiamo la qualità e ora possiamo dire che la loro fiducia è ben riposta».