La pittura come monito ecologista
Alla Galleria Cattai l’omaggio alla Terra di Tiziana Priori, tra meditazione e impegno
È un omaggio alla Terra la personale dell’artista milanese Tiziana Priori che si inaugura stasera alla Galleria Michela Cattai (ore 18, via Brera 4, ingresso libero, fino all’8
febbraio). Ma «Terra-Arret» è soprattutto una riflessione sul futuro del pianeta attraverso opere, libretti di meditazione, aforismi e poesie. «L’intenzione è di invitare lo spettatore a riflettere sul valore del nostro Pianeta», spiega Priori, che ha iniziato a dipingere da piccolissima. Nata in una famiglia di artisti, ha frequentato l’Accademia di Brera. Ma il vero punto di svolta è avvenuto con la meditazione Vipassana, durante un ritiro con il guru John Coleman. «La meditazione ha cambiato il mio modo di esprimermi. Cerco una visione al di là della superficie, dentro la materia», spiega l’artista. «Dopo 10 giorni di meditazione ho sentito che dovevo superare la figurazione ed entrare nei segreti delle vibrazioni cromatiche. La ricerca di vibrazione è un atto meditativo, poi cerco di aggiungere un messaggio per invitare le persone a soffermarsi sull’importanza del rispetto del Pianeta».
Sullo sfondo c’è l’ecologia spirituale. «Parlare di ecologia in senso scientifico mi risulterebbe difficile, mentre creare meditazioni pittoriche, riti, preghiere per recuperare l’amore per la Terra è in sintonia con la mia natura». Anche per questo le opere e i cartigli in mostra sono realizzati su carta nepalese, che viene da un arbusto Loktha da cui si taglia solo la parte più alta, quindi non viene sacrificato ma continua a crescere. «Questa carta molto fibrosa viene realizzata in piccoli villaggi himalayani. In questo modo so di non uccidere nessun albero e do del lavoro alle persone. È una carta molto forte, non viene intaccata da insetti ed è resistente agli sbalzi di temperatura e all’umido: la usavano i monaci per i loro scritti». «Terra-Arret» si pone l’obiettivo di risvegliare le coscienze. «La vita sulla Terra è minacciata da potenti sconsiderati e da un utilizzo smodato di acqua, terra, fuoco, aria. Se ciascuno di noi comincia ad esserne consapevole, possiamo lavorare per trovare soluzioni».