Fontana a Zingonia «È da rilanciare»
Il sindaco di Verdellino: cinque comuni insieme senza distinzioni politiche
Giornata bergamasca per Attilio Fontana, candidato presidente regionale del centrodestra. È stato a Treviglio, al cantiere Amazon di Casirate e a Zingonia: «Una realtà che soffre il problema dell’illegalità e della difficile integrazione, un luogo simbolo da rilanciare».
Da Amazon Il giro elettorale è passato da Casirate, al cantiere del colosso delle vendite online
Mancano due settimane al D-day, la chiamata alle urne del 4 marzo. Ieri Attilio Fontana, il candidato governatore del centrodestra per la Lombardia, si è ritagliato un sabato elettorale in provincia. Agricoltura, lavoro, degrado sociale. Sono i temi della mattinata. Che per Fontana inizia a Treviglio, con visita al mercato e alla Copagri, l’organizzazione che rappresenta 200 aziende agricole lombarde. Poi, a Casirate, sopralluogo al cantiere del nuovo Centro logistico Amazon, la cui apertura è prevista per il prossimo autunno.
Ma l’appuntamento più «sensibile» è quello di Zingonia, in Piazza Affari. «Una realtà che da tempo soffre il problema della illegalità e della difficile integrazione» dice Fontana, scortato dal sindaco di Verdellino Silvano Zanoli, che disegna al candidato il quadro di «un luogo simbolo che deve essere rilanciato». Progetto per cui Regione Lombardia ha già stanziato un milione di euro, da utilizzare nel percorso che a fine maggio dovrebbe portare all’abbattimento delle Torri.
«La Regione continuerà a stare al fianco delle amministrazioni comunali interessate — prosegue Fontana —. A loro, e a tutti quelli che non si arrendono, faccio i miei complimenti. Occorrono buona volontà e perseveranza». Come quella dimostrata dal «Comune di Verdellino che qui ha ottenuto buoni risultati — continua —. Un modello interessante. Seguiremo questo esempio anche per le periferie milanesi». Alle parole di apprezzamento risponde il sindaco Zanoli: «Per Zingonia, stiamo lavorando su più Piazza Affari Il candidato del centrodestra per la Regione Lombardia, Attilio Fontana, con il sindaco di Verdellino Silvano Zanoli (a sinistra) Fontana ha poi fatto tappa alle «Torri», uno dei simboli del degrado. La Regione ha stanziato un milione di euro per un piano che, tra l’altro, prevede di abbatterle fronti. Le amministrazioni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdellino e Verdello, operano insieme e con ottima sinergia. Indipendentemente dai colori politici».
Sono qualche decina le persone che attendono l’arrivo di Fontana, e poi lo accompagnano in piazza e tra i condomini. Dalle finestre, sbirciano i curiosi. Lo slogan è: «Se si vuole si può. Anche se con fatica, i problemi si risolvono». Secondo Fontana: «La buona politica sa essere ancora utile per recuperare territori difficili». Poi aggiunge, guardandosi intorno: «Mi chiedo come sia stato possibile lasciare che tutto ciò accadesse». Sul tema integrazione: «In Lombardia non vogliamo ghetti. Anche a Zingonia, ci sono tanti cittadini che danno una mano — sottolinea Fontana —. Occorre la collaborazione di tutti. Vivere nella legalità è meglio che nel caos».
Fa freddo. Durante la visita, che dura meno di un’ora, dalle nuvole non sbuca un raggio di sole. Aleggia un clima sereno. Fontana lo mantiene tale anche quando parla della sua campagna elettorale, ormai prossima alle battute finali. «Ovunque io vada parlo dei miei progetti e di ciò che ritengo giusto», commenta. Sul suo principale sfidante, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il candidato del centrodestra non si sbilancia: «Sono per la democrazia e accetterò l’esito del voto. Comunque vada, ringrazierò tutti». Per Alessandro Sorte, assessore regionale ai Trasporti, Fontana è l’uomo giusto anche per il caso Zingonia: «Nemmeno immagino Gori camminare per strade come queste, così complicate».
Lasciata Piazza Affari, dopo le brevi visite a Martinengo e Gorlago, Attilio Fontana è stato accolto a Ponte San Pietro, a casa del colosso informatico Aruba. Così lontano, così vicino a Zingonia.
Bene non arrendersi Sono stati ottenuti dei buoni risultati, seguiremo questo esempio anche per le periferie milanesi Attilio Fontana