Sfida Politiche e Regionali 800 mila al voto
Seggi aperti dalle 7 alle 23, poi lo scrutinio
Urne aperte oggi dalle 7 alle 23. Si vota per eleggere la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. In Lombardia si vota anche per eleggere il nuovo presidente e il Consiglio regionale. In corsa per la poltrona di governatore ci sono sette candidati: Dario Violi (M5S), Onorio Rosati (LeU), Giorgio Gori (centrosinistra), Angela De Rosa (CasaPound), Giulio Arrighini (Grande Nord), Massimo Roberto Gatti (Sinistra per la Lombardia) e Attilio Fontana (centrodestra). Lo scrutinio delle schede delle Politiche inizierà stasera alle 23. Domani, dalle 14, si svolgeranno invece gli scrutini per le Regionali. Gli elettori bergamaschi delle Regionali sono 868.007, di cui 428.244 uomini e 439.763 donne. I bergamaschi chiamati ad eleggere la Camera sono 824.028 e 756.434 quelli chiamati a eleggere il Senato. Alle elezioni regionali e della Camera partecipano tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni. Per il Senato può invece votare chi ha compiuto 25 anni.
Oggi dalle 7 alle 23 si vota per il rinnovo del Senato e della Camera. In Lombardia, così come nel Lazio, oggi si tengono anche le elezioni del presidente della Regione e del Consiglio regionale. Lo scrutinio inizierà al termine delle operazioni di voto: si comincerà dallo spoglio delle schede per le Politiche. Domani, dalle 14, si svolgeranno gli scrutini per le Regionali.
Gli elettori bergamaschi delle Regionali sono 868.007 (dato al 15esimo giorno), di cui 428.244 uomini e 439.763 donne. I bergamaschi chiamati ad eleggere la Camera sono 824.028 (un numero inferiore rispetto alle Regionali, perché per il Parlamento i cittadini possono votare all’estero) e 756.434 quelli chiamati a eleggere il Senato. Alle elezioni regionali (scheda verde) e della Camera (scheda rosa) partecipano tutti i cittadini che, alla data di oggi, abbiano compiuto 18 anni. Per il Senato (scheda gialla) può invece votare soltanto chi ha compiuto 25 anni.
Le Politiche
La nuova legge elettorale prevede che un terzo dei seggi sia assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con quello proporzionale. In ciascun collegio, con il sistema maggioritario, viene eletto un solo candidato, cioè quello che ottiene più voti. Con il sistema proporzionale, invece, a ciascuna lista o coalizione di liste vengono assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, che vengono calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali. Con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato. L’assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali. Si può votare mettendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato (scritto in un rettangolo). Si potrà anche mettere una croce sul nome del candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto sarà valido anche se l’elettore metterà la croce sia sul nome del candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate. Non è previsto per le Politiche il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale.
Le Regionali
Sulla scheda verde l’elettore può votare un candidato presidente oppure votare una lista e il voto si estende al candidato presidente collegato o ancora si può votare il candidato presidente e una delle liste collegate. Ma si può anche votare un candidato presidente e una delle liste non collegate: è il voto disgiunto, possibile solo per le Regionali. L’elettore può anche esprimere una o due preferenze per i candidati al Consiglio regionale della lista prescelta, scrivendo il cognome oppure il nome e il cognome in caso di omonimia. Se si esprimono due preferenze, devono però essere di genere diverso, un uomo e una donna. Altrimenti la seconda preferenza è nulla. Diventa presidente della Regione chi ottiene più voti.
Il tagliando antifrode
Su ogni scheda ci sarà un tagliando rimovibile, con un codice progressivo alfanumerico, che verrà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Una volta votato, l’elettore non dovrà mettere la scheda nell’urna, ma consegnarla al presidente di seggio. Toccherà a lui staccare il tagliando e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, inserirla nell’urna.