Dialogo impossibile tra Colleoni e Bernabò Visconti
Ma che bel castello. Che ci sia la pioggia o ci sia il sole, prendono il via le «Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali». Quest’anno sono 18 i luoghi che si possono visitare in 5 giornate, la prossima domenica 11 marzo, il 2 aprile (Pasquetta), 25 aprile, 6 maggio e 3 giugno.
Da non perdere il «Dialogo impossibile» tra Bartolomeo Colleoni e Bernabò Visconti, che si svolge nel castello di Pagazzano domenica dalle 14.30 alle 20. Nelle segrete si può «incontrare» l’ologramma in 3D dei due condottieri protagonisti della storia bergamasca, mentre si confrontano sul territorio che ha visto compiere le loro imprese.
La tecnologia rende magica anche l’atmosfera del castello di Urgnano (accessibile domenica dalle 14.30 alle 18), dove in una sala sono installati dei pannelli con un personaggio che racconta in prima persona il castello tra storia e curiosità.
A Pumenengo, domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 14 alle 17.30 i visitatori possono ammirare il castello, mentre alle 14.30, alle 15.30 e alle 16.30 possono vedere Palazzo Sauli accompagnati dalla padrona di casa, la marchesa Marina Scassi, che mostra l’antica ghiacciaia, da poco restaurata. Inoltre, nella sala dove nel XVI secolo veniva amministrata la giustizia, si tengono dimostrazioni di artigianato e mestieri dell’epoca.
Non lontano, a Torre Pallavicina, è aperto Palazzo Barbò, che vanta una stanza dipinta dai fratelli Giulio e Antonio Campi con motivi mitologici legati agli amori degli dèi greci. Intanto, a Pandino, dalle 9 alle 11 si svolge un raduno di auto storiche in piazza Vittorio Emanuele, mentre nel pomeriggio, a partire dalle 14, la Confraternita del Dragone dà dimostrazioni di scherma storica.
Tra le novità di quest’anno c’è il castello di Cassano d’Adda, dove ha soggiornato Leonardo da Vinci. Imperdibile poi il celebre Palazzo Visconti di Brignano Gera d’Adda, che era la residente di Bernardino Visconti, a cui Alessandro Manzoni si ispirò per l’Innominato. Visconteo è anche il castello di Romano di Lombardia, dove la Rocca è una delle meglio conservate della Regione.
A Trezzo sull’Adda abitò invece il condottiero Federico Barbarossa, che lo scelse come residenza imperiale. Ma c’è un altro motivo che rende il castello conosciuto: il ritrovamento di una necropoli longobarda, i cui resti sono conservati nel museo del castello, come la cosiddetta «Tomba del gigante», con un sarcofago di un uomo illustre, Rodchis, alto più di 2 metri.