Con Monza per evitare l’A2 La Foppa contro il mal di trasferta
Di battaglie all’ultimo punto, la Foppa ne ha vissute tante: dalla Champions del 2007, vinta al tie break contro la Dinamo Mosca, allo scudetto 2004, dove Novara venne piegata al termine di cinque tiratissime partite di finale. Ma quello di domani sera a Monza sarà un esame senza appello di tutt’altro tenore: le ragazze di Micoli (nelle foto Roslandy
Acosta e Myriam Sylla) dovranno sbancare il campo della Saugella per scongiurare l’incubo retrocessione. La vittoria (da tre punti o al tie break) è l’unico modo per mettersi al riparo dal ritorno di Filottrano che, sul suo campo, non dovrebbe avere problemi a piegare il già appagato Bisonte Firenze. Il problema è che, al contrario delle marchigiane, l’impegno per le rossoblù non sarà scontato: Monza vuole i tre punti per dare l’assalto al quarto posto di Busto Arsizio e avere il vantaggio del fattore campo ai playoff, dove le brianzole affronteranno proprio le bustocche. Quindi vietato aspettarsi favori dalle ex Ortolani, Balboni, Loda e Devetag; ne è consapevole Paola Paggi, che ha catechizzato il gruppo: «Non possiamo contare sulle disgrazie degli altri, dobbiamo cavarcela con le nostre forze». Ma quali sono le forze rimaste? E, soprattutto, questa squadra ha le risorse per esprimersi decentemente in trasferta? La logica non parla a favore delle rossoblù. Tecnicamente, il match mette di fronte il team con più ace all’attivo (Monza) con quello che ha la più bassa efficienza dai 9 metri (Bergamo); un dettaglio determinante, visto che le squadre hanno bisogno di una buona ricezione per incidere in attacco. Ma, soprattutto, l’incognita sarà capire se le orobiche avranno la personalità per lasciare a Bergamo la brutta versione da trasferta vista sinora (due punti in dieci partite), sfoggiando la miglior prestazione nella serata più importante. Insomma, una missione da vera Foppa.