«La mia scelta generosa»
Un bravo politico, se c’è il rischio di perdere, sta alla larga. A meno che la politica non possa essere qualcosa di generoso, non fatta solo di convenienze.
Caro Direttore, ho compreso che a Suo avviso un politico capace mai si sarebbe gettato — a differenza del sottoscritto — nell’impresa di guidare il centrosinistra nelle recenti elezioni regionali. Un abile politico si sarebbe ben guardato dall’assumersi un simile rischio. Un bravo politico, se c’è il rischio di perdere, gira alla larga e lascia andare avanti qualcuno meno furbo di lui. Su queste basi non ho scampo. Se come sindaco forse me la cavo, come politico sono una vera schiappa. A meno che la politica non possa essere (anche, a volte) una cosa leggermente più generosa, non fatta solo di convenienze personali, capace di qualche piccolo slancio di coraggio. Io ancora ci credo.
Cordiali saluti Giorgio Gori sindaco di Bergamo
Gentile sindaco, il suo ragionamento varrebbe se la sua fosse stata una candidatura di servizio, propria di chi si immola per il partito. Con i sondaggi che giravano fin dai tempi di Maroni, la sua scelta di candidarsi per il centrosinistra in Regione è parsa più temeraria che coraggiosa. Lei in realtà ha corso per vincere, al massimo per perdere onorevolmente, cosa che le avrebbe fatto comunque acquisire credito e visibilità. Ma andiamo pure oltre. E supponiamo di credere fino in fondo al suo slancio genuino. Un abile politico dovrebbe avere l’accortezza di scegliere i tempi giusti per non disperdere i suoi sforzi, tanto più efficaci se risultano vincenti. È bello sentirle dire che lei ci crede ancora. Ma una sconfitta così clamorosa rischia di mettere una pesante ipoteca alla sua generosa dedizione. R.N.