Vittoria da ritrovare aspettando i gol di Hateboer
Per tornare in Europa servono alternative offensive alle invenzioni di Gomez e Ilicic Il risiko in fascia: Andrea la scorsa stagione segnò otto gol, Hateboer in questa zero
L’occasione l’ha avuta anche contro la Juventus. Azione sulla destra e diagonalone da posizione defilata che è andato a morire oltre la traversa della porta difesa da Buffon. Hateboer ci sta provando a segnare. Rispetto all’inizio stagione ha più personalità. Gioca meglio. Il motivo l’ha spiegato in una recente intervista al Corriere Bergamo: «Ho imparato i meccanismi e governo la lingua italiana. Può sembrare uno scherzo, ma intendersi anche verbalmente con i compagni non è cosa da poco». Insomma, il ragazzo è in crescita. Il «guaio» è che deve ancora macinare chilometri per raggiungere chi ha sostituito, quell’Andrea Conti passato al Milan per 27 milioni di euro. Quell’Andrea Conti, soprattutto, capace di segnare otto gol e servire cinque assist ai compagni. Numeri fondamentali per permettere all’Atalanta di raggiungere il quarto posto.
La qualità di Ilicic
Già, perché una delle differenze della squadra di quest’anno rispetto a quella della scorsa stagione sta sulle fasce. Dodici mesi fa i pericoli arrivavano anche dagli esterni, non solo da Gomez e Petagna. C’erano le prestazioni e i numeri di Conti, c’era la forma di Spinazzola che solamente nelle ultime settimane sta ritrovando se stesso. Nell’Atalanta attuale — con Ilicic e Cristante — indubbiamente la qualità in mezzo è aumentata. Ma se questa parte del campo viene neutralizzata, a livello offensivo sono dolori. Lo testimoniano i numeri, soprattutto quelli dello sloveno. Dal quale la squadra non può prescindere. Sette gol e altrettanti assist in campionato. Quando il numero 72 segna o disegna passaggi vincenti, l’Atalanta non perde mai (Dortmund a parte). Di più, se escludiamo il 2-2 con la Juve e l’1-1 con la Fiorentina all’andata, lo sloveno è entrato in qualche maniera almeno in un’azione da gol in tutte le restanti partite. Avviando la stessa, battendo un corner vincente, imbeccando il giocatore che poi si è guadagnato un rigore.
Recuperare Gomez
Servirebbe un’alternativa al gioco che passa da Ilicic. Magari, come accadeva l’anno scorso con una produttività al top, sugli esterni. La variante più naturale sarebbe affidarsi all’estro di Gomez che, però, è appannato. Il sudamericano ultimamente è incapace di fare la differenza.
Piccola parentesi sul Papu. Per chi osserva i nerazzurri è naturale registrare prestazioni sotto lo standard. Anche Gasperini, recentemente, ha confermato la forma in calando dell’argentino. Anche se nel calcio la riconoscenza non trova terreno fertile, è giusto ricordare che senza il numero dieci, difficilmente la squadra avrebbe avuto la possibilità di girare per l’Europa. La speranza è che con la pausa il folletto possa ritrovare serenità e condizione.
Verso Verona
Intanto l’Atalanta deve ritrovare la vittoria, a partire da domenica nella trasferta contro il Verona. Mancheranno molto probabilmente Rizzo e Bastoni, mentre è certa l’assenza di Mancini. Il difensore espulso con la Juve è stato punito dal giudice sportivo con una giornata di squalifica. Ma è stato premiato, ovviamente per le sue prestazioni, da Alberigo Evani che lo ha convocato per le amichevoli della Nazionale Under 21 contro i pari età di Norvegia (22 marzo a Perugia) e Serbia (27 marzo a Novi Sad).
La pausa all’orizzonte Gomez dovrà sfruttarla per ritrovare serenità e condizione per il rush finale