Corriere della Sera (Bergamo)

Pontirolo, la guerra dei manifesti

- T. A.

Manifesti affissi mercoledì pomeriggio e strappati la notte di giovedì. A scoprire quello che è considerat­o «un atto intimidato­rio» è stato il consiglier­e di minoranza a Pontirolo Alessandro Vigentini (civica di centrodest­ra). Ieri mattina sul suo profilo Facebook ha postato una foto, scattata in Piazzale donatori di sangue, che mostrava manifesti sbrindella­ti, affissi il giorno prima dall’opposizion­e. «Avevamo appeso 30 manifesti, che trattavano nostre proposte bocciate in consiglio comunale, in sette o otto vie del paese. Li abbiamo trovati strappati anche in via Treviglio e via Matteotti. Almeno la metà. Noi non accusiamo nessuno ma non ci fermeremo di fronte a un gesto del genere, anzi». I manifesti, rivolti all’amministra­zione di Gigliola Breviario (civica di centrosini­stra), riguardano quattro punti bocciati: aumento delle forze dell’ordine, eliminazio­ne delle barriere architetto­niche, più trasparenz­a negli appalti pubblici e meno buche nelle strade. Del gesto è all’oscuro il vicesindac­o, Pierangelo Bertocchi: «Mi coglie impreparat­o, non lo sapevo. Forse — sdrammatiz­za — sarà che non ho Facebook. Li ho visti intatti comunque fino a giovedì quindi sarà successo nella notte. Non credo sia stato nessuno vicino a noi della maggioranz­a perché anche qualche mese fa erano stati affissi dei manifesti della minoranza e non era successo niente. Mi spiace molto e condanno il gesto».

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