Giacomo Quarenghi e San Pietroburgo negli scatti di Demidov
«Incontrare Quarenghi a San Pietroburgo». Si può fare fino al 15 aprile. Nelle fotografie dell’artista russo Pavel Demidov, in esposizione nel chiostro di Sant’Agostino, si vedono i monumenti disegnati dall’architetto Giacomo Quarenghi e realizzati nella città che lo ospitò e lo rese celebre. L’Ermitage, alcune sale del Palazzo d’Inverno, il Maneggio della guardia imperiale a cavallo, la Banca di Stato sono solo alcuni esempi dei luoghi che portano la firma bergamasca. «La mostra si è tenuta originariamente all’Ermitage — dice Piervaleriano Angelini, dell’Osservatorio Quarenghi, curatore insieme alla professoressa Maria Chiara Pesenti, dell’Università di Bergamo —, ma qui abbiamo apportato delle modifiche, perché diverso è il pubblico e diverse le situazioni. Abbiamo proposto un percorso che tocca la città e non le tenute dei dintorni, per mostrare San Pietroburgo ai bergamaschi. Al tempo stesso abbiamo voluto aumentare lo spessore storico». Le fotografie di Demidov sono affiancate dagli scatti, concessi dal Museo delle storie di Bergamo, che Fausto Asperti realizzò mezzo secolo fa, ritraendo la città che ancora si chiava Leningrado. A loro si aggiungono le tavole dei progetti quarenghiani incise da Ivan I. Kolpakov. L’esposizione è il primo degli eventi che celebrano i 50 anni dell’Università di Bergamo. L’ingresso è gratuito, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30 e sabato dalle 9 alle 13. Gli studenti dell’Università sono disponibili per visite guidate, basta mandare una mail a info@50unibg.it.