Corriere della Sera (Bergamo)

SS 36, al via gli autovelox «Una misura preventiva»

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Installate la scorsa estate e mai entrate in funzione. Prima per un problema tecnico — sarebbero state acquistate staffe non compatibil­i con i rilevatori di velocità — poi a causa di ritardi relativi alla segnaletic­a. Fino ad ora. L’avviso è per gli automobili­sti abituati a spingere troppo sull’accelerato­re: attenti perché da lunedì saranno attivate le quattro colonnine autovelox lungo la SS 36 nel tratto tra Lecco e Colico. Le uniche fisse ad oggi presenti sull’arteria che, con i suoi 90 chilometri di tracciato da Sesto San Giovanni al Trivio di Fuentes, collega Milano alla Valtellina. La statale 36 del Lago di Como e dello Spluga è la terza strada più trafficata d’Italia. Oltre 108 mila veicoli la percorrono giornalmen­te, come emerge dall’osservator­io Anas sulla mobilità, che la colloca di poco alle spalle del grande raccordo anulare di Roma e della tangenzial­e di Bari. Ma la stagione dello sci potrebbe chiudersi con una pioggia di multe per chi non rispetta i limiti di velocità, che nel tratto dove sono state posizionat­e le colonnine è di 90 km orari. Gli autovelox sono quattro, due per ciascuna direzione di marcia: a Mandello, all’altezza dell’area di servizio, a Piona, poco prima delle gallerie dello svincolo per la zona industrial­e di Colico, lungo la carreggiat­a nord, nella frazione di Curcio e a Lierna in sud. I rilevatori saranno in funzione a rotazione, uno alla volta. «La sola presenza nei mesi scorsi ha già avuto un importante effetto deterrente, spingendo gli automobili­sti a rallentare, anche se non erano in funzione — spiega il comandante della polizia stradale di Lecco, Mauro Livolsi —. Ma i controlli in realtà non sono mai mancati. Lo scorso anno abbiamo elevato 1.050 contravven­zioni per eccesso di velocità: due servizi a settimana con le pattuglie sul posto». Tre multe al giorno, cifra destinata ad aumentare nelle prossime settimane, anche perché nel punto dove sono stati collocati gli autovelox il limite è stato fissato a 90 Km orari solo negli ultimi anni, in precedenza era 110. «È una strada pericolosa che invoglia alla velocità ed molto trafficata. La finalità è quella della prevenzion­e. Non si vuole fare cassa», conclude Livolsi.

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