Inchiesta Consip: Gori sentito a Roma come teste
L’imprenditore, intercettato, fece il nome del sindaco
Giorgio Gori ( foto) è stato sentito a Roma come teste nell’inchiesta sul caso Consip, la società del Tesoro che lavora per la pubblica amministrazione, al centro di un presunto giro di corruzione. Il nome del sindaco è uscito da un’intercettazione ambientale. Lui: nessuno mi ha chiesto favori.
Giorgio Gori è stato sentito ieri mattina a Roma come testimone nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di corruzione alla Consip, la società del Tesoro che lavora per la pubblica amministrazione, e che coinvolge personaggi vicini all’ex premier e segretario del Pd Matteo Renzi.
Il sindaco di Bergamo nel tardo pomeriggio ha confermato l’interrogatorio, precisando che è stato ascoltato come persona informata dei fatti: «Uno degli indagati, l’imprenditore toscano Carlo Russo — si legge nella nota diffusa dal Comune — in un’intercettazione fece il nome di Giorgio Gori come persona a cui avrebbe potuto eventualmente rivolgersi per chiedere informazioni in ambito lombardo». Con chi parlasse Russo (indagato per traffico di influenze illecite), lo si evince dall’informativa dei carabinieri del Noe: con l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo (indagato per corruzione). Stando a quanto trascritto dai militari, «Romeo chiede a Russo una mano per una commessa a Sesto San Giovanni che la sua azienda si è aggiudicata ma che, co- me per il Consip, si rischia di perdere tempo con le richieste di chiarimento». «Il sindaco è una dottoressa… Chittò… di centrosinistra del Pd. Che io non conosco — dice Romeo intercettato —, non ho mai visto nessuno. Siamo i primi, ci siamo aggiudicati la gara, anche qui ci fanno i soliti giochetti delle lettere, chiarimenti eccetera».
Secondo i carabinieri, l’imprenditore campano, che conosce bene le regole del gioco, è consapevole che dietro l’eccessiva formalizzazione c’è sicuramente la volontà da parte della stazione appaltante di essere «chiamata», così alludendo a possibili concussioni cui egli stesso potrebbe essere vittima.
Romeo dice che secondo arrivato è un certo Navarra, imprenditore edile. Russo, si legge nell’informativa dei militari, «afferma che sentirà tale Giorgio Gori per risolvere in favore dell’imprenditore partenopeo». Gori — scrive il suo portavoce — «ha confermato di aver avuto occasione di incontrare Russo nel 2012 a Firenze ma ha precisato di non aver successivamente ricevuto richieste di favori da parte di quest’ultimo».