Cacciata da Sinergia dopo un’indagine privata. La Uil la difende: pedinata, ma contano solo le visite mediche
Lavoratrice licenziata: «La mia privacy violata»
Sindrome di De Quervain. Partono da qui, da una malattia che prende il nome di un chirurgo svizzero e che interessa la guaina che riveste i tendini, le vicissitudini di Sonia Francesca Assanelli, 50 anni di Antegnate. Lei mostra il polso sinistro, solcato da una ferita, raccontando di aver subìto quattro operazioni, negli ultimi due anni: «Due per la malattia e due a seguito di cadute». Guai fisici, a corollario di problemi personali, che si sono tradotti in 145 giorni di malattia.
L’ultimo periodo di convalescenza si è concluso il 5 febLa scorso, quando rientrata dopo un’assenza che durava dal 26 novembre, data dell’ultimo intervento, si è vista recapitare, alla fine di gennaio, una lettera di contestazione. Seguita dal licenziamento, arrivato il 9 marzo, con il corredo di un rapporto investigativo da parte del datore di lavoro, Sinergia, una società consortile che fornisce servizi di back office per la rete delle Bcc. Qui, nella sede operativa di Treviglio, dal 1° gennaio 2014, Assanelli era in organico come quadro direttivo di 1° livello, nell’ambito dell’amministrazione del personale. contestazione dell’azienda, che è scritta nera su bianco e si fonda sul report dell’agenzia investigativa (che ha seguito gli spostamenti della dipendente) «ha utilizzato la mano sinistra con assoluta naturalezza e senza apparente limitazione», si può tradurre così: se una mano è guarita la si può utilizzare anche per lavorare.
«L’agenzia — afferma Giovanni Gianninoto, coordinatore regionale della Uilca per le banche di credito cooperativo — ha pedinato la signora, a sua insaputa dall’8 al 26 gennaio scorsi, ininterrottamente, dalle 6 del mattino alle 8 di sera, sabato compresi». Dal 17 al 24 gennaio scorso, a quanto chiarito dal legale di Sinergia, non è stata effettuata alcuna indagine. «Avevo la sensazione di essere osservata e non mi sbagliavo», dice Assanelli. «Più che osservata è stata violentata nella sua privacy», ribraio marca secco Amerigo Cortinovis segretario generale della Uil che oltre all’aspetto lavorativo («apriremo una vertenza e impugneremo il licenziamento, puntando al reintegro»), mette l’accento proprio sulla questione di riservatezza. E sul fatto che «le reali condizioni di salute della lavoratrice erano state asseverate dalla visita fiscale del 15 gennaio. Solo i medici possono stabilire con cognizione di causa le patologie del lavoratore. Non certo un investigatore».
L'accusa L’azienda fornisce servizi alle Bcc, dopo un intervento ai tendini della mano, ancora in malattia la donna è stata vista sollevare pesi