Orio, nodo del traffico di anabolizzanti
Quattro mesi fa avevano bloccato un body builder bulgaro e avevano capito che i suoi muscoli non venivano tutti dagli strappi in panca: in valigia aveva 500 confezioni di farmaci anabolizzanti. Parte dei quali però sarebbe stata immessa sul mercato nero delle palestre. L’aeroporto si sta dimostrando un nodo per il traffico di sostanze che gonfiano i muscoli, oltre che dei farmaci che curano gli effetti collaterali: in un anno e mezzo la Guardia di Finanza di Orio ha sequestrato 4 mila confezioni di anabolizzanti. I finanzieri hanno studiato le rotte considerate più a rischio per lo specifico traffico di sostanze illegali, tenendo d’occhio in particolare gli aerei in arrivo dall’Est Europa ma anche da Inghilterra e Spagna. È così che hanno trovato nelle valigie flaconi e confezioni di farmaci dopanti appartenenti alla lista dei prodotti vietati. A trasportarli erano stati in quattordici provenienti soprattutto da Bulgaria, Polonia, Spagna, Romania e Inghilterra. Cinque di loro erano pugili, nuotatori, atleti, body builder e personal trainer che tornavano da gare dove li avevano usati. Gli altri invece erano corrieri per conto terzi che sarebbero stati pagati per il servizio. I farmaci sarebbero poi stati distribuiti tra le palestre di tutta Italia. Con gli anabolizzanti c’erano anche farmaci di dubbia origine che servivano a curare gli effetti collaterali a fegato, cuore, reti e organi riproduttivi. I quattordici sono stati denunciati alla procura, e ora rischiano una condanna da tre mesi a tre anni di reclusione e una multa fino a 50 mila euro.