L’Ariston di Treviglio ai titoli di coda
Signorelli: «Affitto insostenibile, a Pasqua si chiude. Pronti a rifare il Cinema nuovo»
Il cinema Ariston di Treviglio chiuderà domenica, 1 aprile: Pasqua senza film. È la decisione della famiglia Signorelli, gravata dai debiti verso la proprietà della struttura e in particolare da un canone che in otto anni è passato da 220 mila a 400 mila euro. La sfida, lanciata ieri dalla famiglia, è far ripartire il vecchio cinema in centro, di sua proprietà. Ma la trattativa sull’Ariston non è ancora chiusa.
Un affitto che in 8 anni è salito da 220 mila a 400 mila euro. Sarebbe questa la ragione che ha piegato i Signorelli e che, a meno di un accordo in extremis, porterà alla chiusura dell’Ariston di Treviglio. Ieri la famiglia Signorelli, che dal 2004 gestisce il multisala ma da un secolo lavora nel cinema, ha annunciato che il primo aprile, a Pasqua, calerà il sipario, e i 20 dipendenti resteranno a casa. Una decisione sofferta, a cui si è arrivati dopo un braccio di ferro sul contratto d’affitto con la proprietà.
La struttura appartiene all’immobiliare Prospettive Virtuali della famiglia Mambretti, i Signorelli attraverso la società Lanterna Magica ne sono gestori dopo averla attrezzata con schermi e proiettori, investendo un milione di euro. «Nel 2017 abbiamo pagato circa 350 mila euro di affitto — spiega Enrico Signorelli — portando a quasi 5 milioni l’importo versato in questi anni. Siamo passati dai 220 mila euro l’anno chiesti nel 2004 ai 400 mila del 2012, ogni volta rifacendo il contratto. Quell’anno, di fronte all’ennesimo rincaro di 40 mila euro, abbiamo detto basta. Anche così la situazione non era sostenibile e nel 2017 siamo rimasti indietro di un anno nei
canoni. La somma che dobbiamo non è certo quella che dichiara Prospettive Virtuali». Per l’immobiliare, Leonardo Mambretti ha parlato di 750 mila euro. I Signorelli sostengono che si tratti di 530 mila euro. «Anche loro sono debitori verso Lanterna Magica per svariate centinaia di migliaia di
euro — aggiunge Signorelli —, in seguito a tutti i lavori che abbiamo fatto per ovviare all’inerzia della proprietà. I Mambretti hanno ottenuto un sequestro conservativo, ma l’importo è di 300 mila euro e altre somme sono in contestazione senza che Lanterna Magica abbia mai negato la volontà di pagare quanto sarà accertato. Noi più volte abbiamo proposto un piano di rientro, che però non è mai stato accettato». Le possibilità che l’Ariston rimanga aperto sono appese a un lumicino. «Basterebbe che Leonardo Mambretti mettesse nero su bianco le condizioni che ha annunciato al Corriere Bergamo: se l’affitto scendesse a 280 mila euro, firmeremmo subito».
Il tempo però ormai è agli sgoccioli e Mambretti minaccia l’arrivo di un nuovo gestore. Poco più di un bluff per i Signorelli, perché la società alternativa è nata 4 mesi fa ed è formata dai due soci in campo immobiliare di Mambretti. Se l’accordo sulla multisala non si trovasse, i Signorelli sono pronti a rilanciare il loro Cinema Nuovo, chiuso dal 2004. «Ho parlato con alcuni colleghi che credono in questo investimento — assicura Enrico Signorelli, che è anche vice presidente nazionale dell’Anec, l’associazione degli esercenti delle sale cinematografiche —, c’è già uno studio progettuale e un business plan per trasformare il vecchio bisala in un moderno multiplex a 5 schermi con libreria, caffè letterario e foyer. Sarebbe una struttura chic in cui continuare il progetto culturale a servizio della città che portiamo avanti da anni. Per ringraziare la cittadinanza dell’affetto dimostrato giovedì, venerdì e sabato all’Ariston verranno effettuate proiezioni speciali a 3 euro».
Sconti nel weekend Per ringraziare i cittadini del sostegno da domani proiezioni speciali a 3 euro