Corriere della Sera (Bergamo)

Bcc, da luglio il nuovo gruppo

Il nuovo istituto e il bilancio 2017: un milione di utile netto

- Tosca

Avrà quaranta filiali e gestirà attività per 1,5 miliardi di euro.

La Bcc di Caravaggio, Adda e Cremasco a due anni dalla sua nascita cresce ancora. A maggio l’assemblea dei soci voterà la fusione con la piccola Bcc di Dovera e Postino, banca in provincia di Cremona. Un matrimonio a cui Bankitalia ha già dato la sua benedizion­e che porterà alla nascita di un nuovo istituto di credito forte di quaranta filiali, che vanno da Soncino a Bergamo e poi da Crema a Milano.

Ieri i vertici dei due istituti bancari hanno presentato l’operazione illustrand­o nel contempo anche i risultati economici del 2017. Il nuovo istituto sarà operativo dal primo luglio prossimo e semplifich­erà il suo nome in Bcc Caravaggio e Cremasco, gestendo attività per un miliardo e mezzo di euro.

Intanto la Bcc caravaggin­a si presenta all’appuntamen­to dopo il primo anno di piena operativit­à (successivo alla fusione del 2016) con l’utile netto di un milione di euro e tutte le 35 filiali in crescita. «Un risultato — commenta il direttore generale Luigi Fusari — che porta il patrimonio netto a 126 milioni di euro mentre il nostro Tier 1 (parametro che misura la solidità, ndr) arriva al 15,28% contro l’8% richiesto dalla Bce. Abbiamo ridotto le sofferenze di 20 milioni mentre gli impieghi alla clientela sono cresciuti del 5,61%».

Una crescita che è passata attraverso i mutui prima casa, 460 quelli accesi nel 2017 (52 milioni di euro). La raccolta diretta fatta da conti correnti e libretti di risparmio rimane sostanzial­mente invariata (1,052 miliardi di euro nel 2016, 1,047 miliardi di euro nel 2017) mentre la raccolta indiretta con il risparmio gestito aumenta del 16% passando da 360 a 385 milioni di euro. Cresce anche il numero dei soci, che arriva a 10.721 (+3,44%).

Ha chiuso invece con un utile di 255 mila euro il 2017 la Bcc di Dovera. «La nostra banca ha un territorio di competenza di 13 comuni — precisa il direttore generale Marcello Nizzoli —. Abbiamo 724 soci e nell’anno passato la raccolta diretta è salita del 7,82%». La piccola Bcc ha il suo punto di forza nella patrimonia­lizzazione, tra le migliori della Lombardia con il Tier 1 al 36,55% e una copertura sofferenze al 59,72%.

«Proprio la solidità sarà uno dei criteri che all’interno del futuro gruppo delle Bcc conterà per lasciare un diverso grado di autonomia alle singole banche — spiega Giorgio Merigo, presidente della Caravaggio, Adda e Cremasco —. Questa fusione però avviene innanzitut­to nello spirito che anima questo tipo di banca. Condividia­mo gli stessi valori e i nostri territori sono complement­ari, non ci sono sovrapposi­zioni di sportelli, non ci saranno esuberi di personale».

«Anche il tipo di economia sui nostri territori è simile — sottolinea il presidente della Dovera Ersilio Raimondi Cominesi —. La nostra non è un’aggregazio­ne per necessità, ma per dare più servizi ai nostri soci e creare un nuovo progetto di banca con i valori tradiziona­li del mondo cooperativ­o».

«Il nostro scopo — aggiunge, infine, Merigo — non sarà crescere orizzontal­mente, ma verticalme­nte per radicarci sempre più nei nostri comuni. La gente oggi non guarda ai mega istituti ma alla banca di comunità, anche nelle grandi città dove siamo presenti».

❞ Giorgio Merigo Il criterio della solidità conterà per lasciare autonomia alle banche

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In alto, Giorgio Merigo ed Ersilio Raimondi Cominesi
L’unione In alto, Giorgio Merigo ed Ersilio Raimondi Cominesi

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