Lega: Poma e Locatelli diventano capi segreteria
Il raduno di Pontida sarà nella prima metà di giugno
La Lega ha trovato posti in Regione per due esclusi eccellenti. Elena Poma e Stefano Locatelli saranno capi segreteria di due assessorati. Resta in attesa Giacomo Stucchi ( foto) che potrebbe candidarsi alla segreteria del partito.
Pontida può aspettare. Con un groviglio da sbrogliare come quello per il nuovo governo, Matteo Salvini non ha molto tempo per decidere in che casella del calendario piazzare l’edizione 2018 del più sacro dei raduni leghisti. Anche se qualche indicazione di massima al partito è arrivata: bisognerà lasciare svolgere le elezioni regionali in Friuli (convocate per il 29 aprile), poi si deciderà. Per ora si è orientati per uno dei due primi week end di giugno, magari sfruttando le possibilità del ponte per la Festa della Repubblica.
Nel frattempo anche a livello locale il partito ha dovuto risolvere qualche situazione complicata. Come trovare una collocazione ad alcuni dei suoi esponenti rimasti scottati dalle ultime scelte. Ad esempio il sindaco di Chiuduno Stefano Locatelli, che ha visto sfumare all’ultimo istante la candidatura alle Politiche e ha poi rifiutato un posto in lista alle Regionali. E la sua collega di Stezzano Elena Poma, data per certa assessore regionale con una delega fra Cultura, Ambiente e Territorio, ma poi rimasta a piedi quando lo stesso Salvini
ha ordinato alla fresca deputata Claudia Terzi di tornare a Palazzo Lombardia.
Per entrambi sono state trovate poltrone di peso in Regione, come capi segreteria di due assessorati. Quello di Martina Cambiaghi a Sport e Giovani per Locatelli, che già negli ultimi cinque anni era stato membro della segreteria proprio di Claudia Terzi all’Ambiente, dove si occupava di rapporti con le istituzioni. E quello del bergamasco (solo di nascita e di tifo atalantino) Stefano Bolognini a Politiche sociali, abitative e disabilità per Elena Poma. Non ci sono ancora le firme sulle rispettive nomine, ma
si tratta di indicazioni precise del partito bergamasco.
Partito che per ora è retto dal commissario Enrico Sonzogni in attesa del congresso provinciale che eleggerà il nuovo segretario. In prima fila ci sono lo stesso Locatelli, che ci aveva già provato cinque anni fa per poi ritirarsi e appoggiare Daniele Belotti, e un altro escluso eccellente dell’ultima tornata. Cioè Giacomo Stucchi, che non è più stato ricandidato al Parlamento dove stava dal 1996, poi nemmeno alle Regionali e infine non ha avuto neppure il posto da sottosegretario regionale che era stato dato per certo dallo stesso presidente Attilio Fontana. Ma che resta in attesa, visto che proprio nella Lega qualcuno dà per sicuro già per settembre un rimpasto nella Giunta regionale che potrebbe portare alla creazione di nuovi posti per i leghisti.
«Ora mi sto occupando della città e della provincia, ci sono molte questioni aperte che seguo con interesse e resto a disposizione del movimento», non si sbilancia Stucchi. Che peraltro diversi esponenti del suo stesso partito anche a livello regionale indicano come possibile candidato sindaco alle prossime Comunali a Bergamo (nato a Verdello, vive da tempo in Città Alta) dopo l’elezione a Roma di due candidati naturali come Daniele Belotti o Alberto Ribolla. Lui, come sempre, glissa: «Sono a disposizione del movimento, se ci sarà un’indicazione potrei seguirla». Del resto dice che molti gli stanno chiedendo di candidarsi alla segreteria provinciale leghista: «Lo farò solo a patto di poter rispondere a tre criteri — si sbottona —: che ci sia una convergenza ampia e condivisa sul mio nome, che non ci sia spirito di rivalsa nei confronti di nessuno e che si lascino lavorare i vari eletti a tutti i livelli per rispetto del territorio che li ha votati».
In Regione Poma e Locatelli saranno capi segreteria degli assessorati a Politiche sociali e Sport